L’integrazione dei pagamenti nei software verticali non è più una tendenza, ma un tassello centrale dell’evoluzione delle piccole e medie imprese. L’obiettivo ora è andare oltre i pagamenti e costruire un vero ecosistema finanziario all’interno delle piattaforme SaaS.
Le piattaforme SaaS (Software as a Service) sono applicazioni software erogate tramite il cloud e accessibili via internet, in abbonamento o “pay per use”. Invece di acquistare una licenza e installare un programma sui propri server o PC, gli utenti (aziende e privati) accedono al servizio tramite browser o app, pagando solo per l’utilizzo.
Dal pagamento all’ecosistema
Negli ultimi anni i pagamenti integrati nei SaaS verticali sono passati da sperimentazione a standard. Secondo Boston Consulting Group, nel 2025 oltre la metà degli ISV (Independent Software Vendors) nordamericani già offre soluzioni di embedded payments, trasformando i propri software in veri e propri “hub” operativi per le PMI.
Il dato è impressionante: nel 2024 il tasso di adozione del software verticale tra le PMI statunitensi ha raggiunto il 59%, in crescita di nove punti percentuali rispetto al 2022. Questo ha reso le piattaforme SaaS il luogo naturale non solo per la gestione operativa, ma anche per l’accettazione dei pagamenti. Un business strategico: i fornitori che integrano i pagamenti rappresentano oggi circa il 36% dei ricavi da acquiring (accettazione dei pagamenti) delle PMI, quota che, secondo le stime, salirà al 45% entro il 2028 (fonte: BCG).
Un mercato ancora da conquistare, in America e in Europa
Se il pagamento è già dentro il SaaS, il resto dell’offerta finanziaria è ancora in larga parte esterno. Prodotti come carte aziendali, linee di credito e conti correnti restano appannaggio delle banche tradizionali o delle fintech specializzate. Eppure, il potenziale è enorme: il mercato indirizzabile dell’embedded finance in Nord America ed Europa è stimato in circa 185 miliardi di dollari, a fronte di una penetrazione attuale di soli 32 miliardi.
Il gap segnala una frontiera ancora aperta: più dell’80% del mercato deve ancora essere servito. In altre parole, chi saprà integrare questi servizi direttamente nei SaaS verticali avrà in mano una leva di crescita e fidelizzazione senza precedenti.
L’Europa e il ruolo dell’Italia
In Europa il percorso è più frammentato ma non meno dinamico. Secondo il report “State of Embedded Finance 2025” di Solarisbank, il 42% delle PMI europee utilizza già almeno un servizio finanziario embedded, con una crescita media annua del 25%. L’Italia si colloca poco sotto la media, ma con segnali di accelerazione: la combinazione di open banking (PSD2) e PNRR sta stimolando l’offerta di soluzioni fintech integrate per artigiani, professionisti e piccole imprese.
Un esempio sono le partnership tra software gestionali per il retail e provider di pagamenti digitali come Stripe e Adyen, che in Italia stanno collaborando con piattaforme verticali dedicate alla ristorazione e all’e-commerce locale.
Opportunità e ostacoli
L’embedded finance promette tre vantaggi chiave per le PMI. Efficienza operativa: un unico ambiente per gestire incassi, pagamenti, stipendi e contabilità. Maggiore accesso al credito: la capacità di usare i dati transazionali come base per linee di credito personalizzate. Fidelizzazione: restare nella piattaforma diventa quasi inevitabile, creando barriere all’uscita per gli utenti.
Ma gli ostacoli non mancano. Il principale riguarda la compliance regolamentare: l’ingresso nei servizi finanziari implica controlli molto severi:
AML (Anti-Money Laundering): norme e pratiche per contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.
KYC (Know Your Customer): processo di identificazione e verifica dell’identità dei clienti, necessario per aprire conti, concedere credito o permettere transazioni rilevanti.
Ma non solo: anche protezione dei dati e licenze specifiche. Inoltre, resta aperto il tema della fiducia: molte PMI preferiscono ancora rivolgersi a banche consolidate per soluzioni di capitale, temendo che i SaaS non siano in grado di garantire la stessa solidità.
La prossima fase
Secondo McKinsey, entro il 2030 l’embedded finance potrebbe generare oltre 7.000 miliardi di dollari a livello globale, di cui una parte crescente legata ai SaaS verticali. Il futuro non sarà più solo quello di integrare i pagamenti, ma di costruire veri ecosistemi di servizi finanziari integrati, capaci di offrire dalla fatturazione automatica al micro-credito, fino all’assicurazione embedded.
Per le PMI significa meno complessità, più velocità e la possibilità di avere nel software che già usano ogni giorno la chiave per gestire non solo il lavoro, ma anche la finanza.
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