IMPRESE, etica e sostenibilità. Il successo commisurato a questi due fondamentali fattori: una visione di prospettiva


Milano, 11 settembre 2025; a cura di Valentina Brini –  Il 96% delle aziende italiane ha dichiarato di aver speso intorno ai 300.000 euro all’anno in attività di Corporate Social Responsibility, un modello che unisce crescita economica, responsabilità sociale e tutela ambientale, tracciando la strada per il futuro imprenditoriale.

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Il panorama imprenditoriale italiano sta vivendo una trasformazione significativa: secondo i dati di Unioncamere, solo nel quinquennio 2018-2022, sono state 510.830 le imprese che hanno effettuato eco-investimenti, pari al 35,1% del totale, cioè più di una su tre. Sempre più aziende stanno abbracciando un modello etico che combina crescita economica, attenzione ambientale e responsabilità sociale, dimostrando che lo sviluppo sostenibile non è soltanto un’opzione, ma una necessità per il futuro.  Secondo l’Osservatorio Socialis, già nel 2021, le aziende in Italia hanno destinato circa 2,16 miliardi di euro a progetti legati alla responsabilità sociale d’impresa (CSR) e alla sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG), segnando un aumento del 22% rispetto al 2019. E proprio il 96% delle imprese ha dichiarato di aver speso quasi 300.000 euro l’anno in attività di Corporate Social Responsibility con un totale di 2.162.000.000 di euro nel 2021, pari a un incremento del 44% rispetto a vent’anni prima.

Matteo De Fusto (AD Lartotecnica)

 

 

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LA GENERAZIONE DEL DOMANI

Tra i settori trainanti spiccano la tecnologia, l’industria manifatturiera e il comparto sanitario, dove l’innovazione viene sempre più affiancata da un impegno verso la comunità e il pianeta. In questo contesto, giovani imprenditori come Matteo De Fusto, amministratore delegato di Lartotecnica, rappresentano la Generazione del Domani. Alla guida di un’azienda familiare del Veronese attiva nel settore degli ausili medici, De Fusto sottolinea come sia necessario nel 2025 unire innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e impegno sociale per poter creare valore a livello imprenditoriale. «Essere un’azienda etica – egli afferma – significa mettere le persone e il Pianeta al centro di ogni decisione. Non si tratta solo di rispettare normative o adottare pratiche ecologiche, ma di costruire una cultura aziendale che valorizzi il bene comune. Da un lato, significa sviluppare tecnologie avanzate per migliorare la qualità della vita delle persone; dall’altro, integrare la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente in ogni aspetto dell’attività».

NELL’EQUITÀ RISIEDE LA FORZA DELL’ECONOMIA

Questo approccio implica anche un impegno costante nel promuovere l’inclusività e nel contribuire al benessere della comunità globale. «Credo fermamente – aggiunge infatti De Fusto – che le imprese abbiano la responsabilità di contribuire a una società più equa, oltre che a un’economia più forte». Lartotecnica ha sviluppato una serie di iniziative che riflettono questa visione. Tra le più rilevanti, il supporto umanitario a popolazioni in difficoltà, come i progetti in Venezuela e Ucraina, incentrati sulla donazione di ausili sanitari e il coinvolgimento attivo nella promozione del dialogo tra istituzioni e privati ai fini del l’abbattimento delle barriere architettoniche. «Un’impresa non vive in una bolla, ma è parte di un ecosistema più ampio – sottolinea l’amministratore delegato di Lartotecnica -, ogni nostro successo come imprese è il risultato di un sistema di relazioni, per questo abbiamo il dovere di restituire alla comunità, contribuendo a risolvere problemi reali».

UN AMPIO ECOSISTEMA

Un’azienda deve creare valore, non solo per i propri clienti, ma anche per la comunità nella quale opera. «Ogni progetto che realizziamo – testimonia De Fusto -, ogni scelta che prendiamo, deve riflettere il nostro impegno verso un futuro migliore. Le nostre scelte quotidiane, dall’energia che utilizziamo ai materiali che scegliamo, dovrebbero riflettere il nostro impegno a lasciare il mondo migliore di come l’abbiamo trovato. Ebbene, questo approccio etico, unito all’innovazione in ambito sanitario, ha permesso a Lartotecnica di crescere costantemente, passando da un fatturato di 2,8 milioni di euro nel 2019 a una previsione di 5 milioni di euro per il 2024». E in un contesto in cui cresce l’attenzione verso l’etica e la sostenibilità in ambito imprenditoriale, il governo e le istituzioni pubbliche hanno già reso disponibili diversi strumenti di supporto, quali il credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo, il superbonus 110% per interventi di efficienza energetica e i fondi europei destinati alla transizione ecologica, tutti a beneficio delle aziende che vedono nella responsabilità sociale e nella sostenibilità delle loro attività un obiettivo primario. «Unire innovazione, etica e sostenibilità è la sfida più grande – conclude l’AD di Lartotecnica -, penso che l’obiettivo del sistema imprenditoriale italiano dovrebbe essere costruire aziende che non siano solo leader di mercato, ma anche leader di cambiamento, ispirando una nuova generazione di imprenditori a intraprendere un percorso simile».



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