L’AVS ha bisogno rapidamente di nuove risorse, necessarie per finanziare la tredicesima mensilità, che sarà versata per la prima volta nel dicembre del prossimo anno. Lo ha deciso il Consiglio nazionale entrando in materia sul pertinente progetto legislativo e bocciando le proposte di rinvio del dossier al Governo.
Secondo le ultime cifre disponibili, la tredicesima AVS costerà 4,2 miliardi alla sua introduzione l’anno prossimo, ammontare che aumenterà progressivamente negli anni a seguire fino a raggiungere 5,4 miliardi nel 2040, ha spiegato il relatore commissionale Patrick Hässig (PVL/ZH).
Già l’anno prossimo, ha aggiunto lo zurighese, l’AVS conoscerà un deficit di ripartizione (quando le uscite superano le entrate, al netto degli investimenti, ndr.) e il fondo di compensazione scenderà sotto il minimo legale del 100%. È dunque importante agire rapidamente, ha sostenuto Hässig.
Tuttavia, ha aggiunto l’altro relatore commissionale Benjamin Roduit (Centro/VS), le nuove prospettive finanziarie dell’AVS mostrano che i deficit di ripartizione sono inferiori rispetto alle stime fatte in occasione dell’elaborazione del messaggio governativo. Nell’attesa di una riforma strutturale e durevole dell’AVS, è quindi sufficiente prevedere un finanziamento transitorio della 13esima. La commissione propone pertanto un aumento temporaneo dell’IVA limitato al 2030.
Durante il dibattito di entrata in materia, l’UDC ha chiesto di rinviare il dossier al Consiglio federale, che sarebbe stato incaricato di finanziare la 13esima AVS tagliando i fondi nella cooperazione internazionale, nell’asilo, i salari dei quadri della Confederazione nonché le uscite sui progetti sui temi genere e razzismo.
Regine Sauter (PLR/ZH) ha da parte sua domandato di rinviare la revisione all’esecutivo allo scopo di elaborare una visione d’insieme dell’AVS. Questa avrebbe dovuto tenere conto delle esigenze finanziarie connesse con l’evoluzione demografica e comprendere misure non solo legate al finanziamento, ma anche per quanto attiene alle prestazioni. Un’altra proposta PLR chiedeva la non entrata in materia. L’intenzione era qui di procedere con una ampia riforma dell’AVS.
Le tre proposte sono state bocciate. Il dibattito prosegue con l’esame di dettaglio.
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