Nuova fiscalità per le imprese in liquidazione dal 2025: cosa cambia


Di Mario Vacca Parma, 7 settembre 2025 – Dal 1° gennaio 2025 cambia in profondità la tassazione delle imprese in liquidazione. Con il D.Lgs. 192/2023, attuativo della riforma fiscale prevista dalla Legge Delega 111/2023, entra in vigore un nuovo criterio secondo il quale  ogni esercizio viene considerato definitivo e non più soggetto a rettifiche al termine della procedura.

In altre parole: stop al conguaglio finale.

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E’ più che doveroso rammentare che fino alle liquidazioni avviate entro il 31 dicembre 2024, i redditi dichiarati nei singoli esercizi della liquidazione erano provvisori. Solo con il bilancio finale si procedeva al conguaglio, generando spesso:

  • incertezza sui redditi realmente tassabili,
  • difficoltà nella gestione di rimborsi e accertamenti retroattivi,
  • Dilazioni debiti fiscali

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  • complicazioni operative, soprattutto nelle liquidazioni di lunga durata.

Con la riforma, i redditi delle imprese in liquidazione diventano definitivi anno per anno: ogni esercizio viene tassato come se fosse un esercizio ordinario. Il bilancio finale resta un adempimento contabile e civilistico, ma non ha più effetti fiscali.

L’aspetto veramente innovativo della riforma è il riporto all’indietro (carry-back) delle perdite pertanto laddove la liquidazione durasse al massimo tre esercizi, le perdite potranno essere utilizzate per ridurre i redditi tassati negli anni precedenti.

Ad esempio, se una società in liquidazione dal 2025 al 2027  registra una perdita nel 2026 potrà compensarla con l’utile tassato nel 2025.
Questo meccanismo aiuta le imprese che, chiudendo l’attività, sostengono costi straordinari (minusvalenze, oneri di chiusura) evitando un aggravio fiscale.

La nuova disciplina interessa i soggetti IRPEF:

  • imprese individuali;
  • società di persone (SNC, SAS);
  • società semplici con attività commerciale;
  • Dilazioni debiti fiscali

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  • Per i soggetti IRES (società di capitali) è stata introdotta una disciplina simile, adattata al loro regime impositivo.

Per le imprese  vi è quindi  maggiore chiarezza e semplificazione, ma con la necessità di pianificare bene tempi e modalità della liquidazione, per gestire correttamente costi di uscita ed utilizzo delle perdite.
Per i commercialisti un’attenzione in più da porre nella fase di transizione. Le liquidazioni avviate entro il 2024 mantengono il vecchio sistema (conguaglio finale), mentre dal 2025 valgono le nuove regole.

La riforma introduce quindi un sistema più trasparente, certo e coerente con i principi di competenza economica. L’eliminazione del conguaglio finale e l’introduzione del carry-back rendono la liquidazione più semplice, ma anche più strategica: pianificare in anticipo tempi e impatti fiscali diventa fondamentale per evitare sorprese e ottimizzare il processo di chiusura.

La Bussola d’Impresa – Mario Vacca

“Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.

Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.

Le competenze acquisite mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.

Un iter professionale che mi ha consentito di sviluppare negli anni competenze in vari ambiti, dalla sfera Finanziaria, Amministrativa e Gestionale, alle dinamiche fiscali, passando attraverso esperienze di “start-up”, M&A e Turnaround, con un occhio vigile e sempre attento alla prevenzione del rischio d’impresa.

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Un percorso arricchito da anni di esperienza nella gestione di Risorse Umane e Finanziarie, nella Contrattualistica, nella gestione dei rapporti diretti con Clienti e Fornitori, nella gestione delle dinamiche di Gruppo con soci e loro consulenti. 

Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari delle attività.

Il mio agire è sempre stato caratterizzato da entusiasmo e passione in tutto quello che ho fatto e continuo a fare sia in ambito professionale che extra-professionale, sempre alla ricerca dell’innovazione e della differenziazione come caratteristica vincente.

La passione per la cultura mi ha portato ad iscrivermi all’Ordine dei Giornalisti ed a  scrivere articoli di economia pubblicati nella rubrica “La Bussola d’Impresa” edita dalla Gazzetta dell’Emilia ed a collaborare saltuariamente con altre testate.

La stessa passione mi porta a pianificare ed organizzare eventi non profit volti al raggiungimento di obiettivi filantropici legati  alla carità ed alla fratellanza anche attraverso  club ed associazioni locali. 

Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.

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Il mio impegno è lavorare sodo con etica, lealtà ed armonia.”

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