«Io Resto al Sud» è diventato anche «Io torno a Benevento», come nel caso del trentunenne parrucchiere Vincenzo M.. La sua storia, a lieto fine, apre le porte a speranze e sogni anche a tanti altri giovani emigrati al nord e sognano di poter vivere nuovamente nella propria città, vicino a genitori, parenti e vecchi amici.
La storia
L’obiettivo non è solo quello di frenare la grande fuga dalla nostra provincia, ma di riuscire anche a far rientrare i nostri giovani. «Dopo aver cercato invano un lavoro nel Sannio – racconta Vincenzo – a 22 anni faccio la valigia a malincuore lasciando qui la famiglia e soprattutto la mia compagna Valentina, e vado a Milano. Nonostante il diploma e la mia passione per l’attività di parrucchiere, mi adatto a trovare lavoro come operaio in una fabbrica di manufatti precompressi. Ero ormai rassegnato a questa nuova realtà, vivendo in attesa di Pasqua, Natale e le vacanze estive per poter scendere giù a Benevento per ritrovare i miei affetti. Dopo circa 6 anni si accende uno spiraglio, quello che inizialmente pensavo fosse solo una illusione.
La mia ragazza mi informa telefonicamente che tramite il commercialista della ditta dove lavora c’era una misura agevolativa chiamata Resto al Sud che finanziava la creazione di nuove imprese. La faccio breve, ci siamo organizzati per istruire la pratica e quello che sembrava un miraggio è diventata una splendida realtà. Mi sono licenziato dalla fabbrica dopo aver ottenuto la facilitazione ed ho aperto un salone per uomo e donna nella mia città da un anno e mezzo e devo dire che gli affari vanno anche discretamente. L’anno prossimo mi sposo e potrò finalmente dire di essere felice, per un ritorno che non avrei mai immaginato di poter fare. Spero che questo esempio aiuti tanti altri giovani che si trovavano nella mia situazione».
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Il racconto di Vincenzo, non costituisce un esempio unico, perché ci sono altre esperienze di professionisti e gente normale che pronti a partire per il settentrione, sono riusciti a disfare le valige. Ed è motivo di soddisfazione per l’amministrazione Mastella che circa 5 anni fa ha sposato il progetto e della consigliera delegata dal sindaco allo sportello “Io Resto al Sud” ed ai rapporti con Invitalia Maria Carmela Mignone.
I numeri
«Con la prima edizione del programma, – spiega Mignone abbiamo già raggiunto oltre 200 pratiche come consultazione, informazione e altro, sostenendo giovani imprenditori e professionisti nella creazione di nuove attività che consentiranno a loro di poter restare a lavorare e guadagnare nel proprio territorio. E anche per il futuro ci sono sotto questo aspetto spiragli positivi. Ricordo, infatti, che con l’entrata in vigore del Decreto Coesione (Legge 193/2024), si apriranno nuove opportunità per i giovani tra i 18 e i 35 anni. Potranno ottenere voucher fino a 40mila euro che salgono a 50mila euro se digitali o green, contributi a fondo perduto fino al 75%, formazione e tutoraggio gratuiti. Mi piace anche sottolineare che il successo della prima edizione conclude – conferma la vitalità dei nostri giovani.
Ora Benevento ha l’occasione di crescere ancora, valorizzando creatività e competenze sul territorio».
Allo sportello ubicato presso il palazzo Impregilo in via del Pomerio, si rivolgono anche giovani della provincia che è di diffusione ed accompagnamento. Un aspetto importante è rappresentato anche dal fatto che costituisce un punto di collegamento con Invitalia e che le nuove attività riguardano tutti i settori, da studi professionali, fabbriche ad attività artigianali. I vantaggi, come è stato sottolineato dagli addetti ai lavori è anche per l’indotto, considerato che queste incentivazioni consentono di poter assegnare nuovi posti di lavoro sul territorio. «Il Comune di Benevento conclude Mignone è stato precursore di questo progetto per espressa volontà di Mastella che circa 5 anni fa ha visto lontano creando anche il rapporto diretto con Invitalia».
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