la Confcommercio la chiederà in una proposta di legge che presenterà a Roma


Una proposta da presentare al Governo per agevolare le imprese nei comuni montani della provincia di Forlì-Cesena in modo da evitare che molte di esse cessino l’attività. La Confcommercio di Forlì ha scritto una proposta di legge dal titolo ‘Disposizioni per la detassazione delle imprese nei comuni montani della provincia di Forlì-Cesena per venire incontro alla grave problematica che tocca i paesi montani e l’ha consegnata venerdì mattina a Rosaria Tassinari, deputata e coordinatrice di Forza Italia, chiedendole di presentarla a Roma.

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“Abbiamo chiesto la detassazione delle imprese per provare a trovare un rimedio ad una problematica che da anni dobbiamo affrontare – spiega Alberto Zattini, presidente Confcommercio Forlì -: la nostra proposta di legge non solo aiuterebbe la nostra provincia, ma sarebbe una soluzione a livello nazionale. Dati Istat hanno infatti evidenziato che ben 700 imprese hanno cessato l’attività negli ultimi anni ed è un dato preoccupante, perché dietro alle imprese ci sono persone e famiglie che noi vogliamo aiutare. Il documento che abbiamo redatto l’abbiamo voluto consegnare alla parlamentare Tassinari, perché rappresenta la nostra provincia in Parlamento, ed è sempre stata vicino ai problemi del territorio e delle comunità montane. Sappiamo che quello che chiediamo è molto forte, perché la completa detassazione sarà difficile da ottenere, ma vogliamo far emergere questa problematica che è sempre più serie”.

Le linee guida della proposta di legge

“Le aree montane della provincia di Forlì-Cesena sono un patrimonio di grande importanza sotto il profilo paesaggistico, ambientale, culturale e sociale – sottolinea Roberto Vignatelli, direttore Confcommercio Forlì – e in tali territori, le imprese non hanno una funzione esclusivamente economica: esse incarnano un presidio sociale e civile, mantenendo vivi i centri abitati, garantendo occupazione, assicurando la continuità di servizi essenziali e contribuendo alla manutenzione del territorio. Le imprese insediate nelle aree montane affrontano condizioni di svantaggio rispetto alle aree di pianura e costiere, come le difficoltà logistiche e infrastrutturali dovute alla conformazione orografica e alla carenza di collegamenti efficienti, i costi operativi più elevati, in particolare per trasporti, approvvigionamenti ed energia, il mercato ridotto con minore accesso a clienti e fornitori, lo spopolamento e invecchiamento della popolazione, che riducono la disponibilità di forza lavoro e la competizione impari con imprese di pianura che beneficiano di economie di scala e maggiore accessibilità”. 

“Queste condizioni mettono a rischio la sopravvivenza stessa delle attività produttive locali, che portano all’abbandono delle zone montane. Con la nostra proposta vogliamo garantire la sopravvivenza e la continuità delle imprese esistenti, favorire nuovi insediamenti imprenditoriali nelle aree interne, riconoscere la funzione sociale e di presidio territoriale delle imprese montane, contrastare lo spopolamento e stimolare la coesione sociale e promuovere uno sviluppo equilibrato e sostenibile del territorio provinciale”.

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Il punto centrale della proposta di legge è la detassazione totale dalle imposte che viene intesa dalla Confcommercio non solo come misura economica, ma come strumento di riequilibrio territoriale e giustizia sociale. “Eliminare le tasse non rappresenta un privilegio, bensì un atto di giustizia territoriale e uno strumento indispensabile per garantire la sopravvivenza e la prosperità di comunità altrimenti destinate al declino – continua Vignatelli -. La proposta di legge introduce un regime fiscale speciale che prevede l’esenzione da ogni imposta statale, regionale e locale per le imprese aventi sede nei comuni montani della provincia di Forlì-Cesena già esistenti sia per quelle di nuovo insediamento, e la durata dell’agevolazione sarà illimitata. I benefici porteranno al mantenimento della rete economica e sociale montana, al rafforzamento dei servizi locali sostenuti dalla presenza di imprese attive, alla crescita dell’occupazione locale, al contrasto all’emigrazione giovanile, alla tutela ambientale indiretta poiché la presenza delle comunità riduce il rischio di dissesto idrogeologico e alla valorizzazione del territorio anche in chiave turistica e culturale”.

Nel 2023, Rosaria Tassinari aveva presentato una proposta di legge per aiutare le comunità montane e questo documento della Confcommercio, permetterà di continuare a trovare soluzioni per sostenere le imprese che si trovano in quelle zone. “In questa proposta c’è tanta sensibilità da parte della Confcommercio verso le imprese montane e non riguarda soltanto la provincia di Forlì-Cesena, ma tutta l’Italia, dove ci sono oltre 4.000 comuni montani o parzialmente montani – sottolinea la deputata -. Di certo questa proposta è ambiziosa, perché la detassazione totale è difficile da ottenere, ma comunque sarà uno strumento che servirà per sollevare un problema serio che sto affrontando da anni e che dovrà essere risolto”.

“Nel 2023 ho presentato un disegno di legge per dare un aiuto nello sviluppo dei territori montani che è stato approvato dalla Camera e ora è passato in Senato: spero che completi l’iter tra qualche mese. Nel decreto ci sono agevolazioni per i giovani imprenditori sotto i 41 anni che vogliono aprire attività nelle comunità montane e una riduzione del credito di imposta per le imprese già esistenti, in modo incentivare gli investimenti produttivi. Credo che le imprese in queste zone siano fondamentali, perché rappresentano anche un punto di incontro e di aggregazione e debbono essere aiutate per evitare che scompaiano”.

Tassinari ha voluto fornire un chiarimento tecnico sul percorso legislativo delle iniziative presentate. “Sotto il profilo tecnico – precisa Tassinari – non è corretto dire che la mia proposta di legge sia stata approvata dalla Camera e che ora sia in arrivo al Senato. La realtà è che diverse delle mie istanze sono state in parte assorbite da un decreto predisposto dal Ministro Calderoli, che seguirà ora l’iter della conversione parlamentare”. La deputata sottolinea che la puntualizzazione nasce esclusivamente dall’esigenza di correttezza: “Lo dico solo per garantire la massima trasparenza e correttezza dell’informazione. L’obiettivo resta invariato: difendere e valorizzare i territori montani, sostenendo misure concrete e realmente utili alle comunità che vi abitano”.



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