raddoppiate nel primo semestre 2025 le garanzie per investimenti


Malgrado i numerosi segnali di crisi, che riguardano sia la produzione che l’accesso al credito, nel primo semestre del 2025 i consorzi di garanzia promossi da Casartigiani in provincia di Treviso hanno registrato numeri in netta crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’operatività di Trevigianfidi e Cofitre, tra gennaio e giugno è stata segnata da una crescita delle pratiche e delle garanzie deliberate. Guardando in particolare ai nuovi investimenti si può notare un’importante tendenza che testimonia la solidità del comparto artigiano e la volontà di cogliere con fiducia le sfide del futuro.

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Nel dettaglio Trevigianfidi, al 30 giugno 2025, ha deliberato pratiche per un totale di 6,9 milioni di euro di cui 1,9 risultano destinati a investimenti. Si tratta di un incremento rilevante: crescono del 10%, rispetto allo stesso periodo del 2024 le pratiche evase e gli investimenti raddoppiano. Complessivamente nel 2024 Trevigianfidi aveva rilasciato garanzie per un totale di 11,3 milioni di euro (con istanze in crescita del 4% sul 2023): l’anno in corso rispettando questo trend si preannuncia ancor più positivo. Per quanto riguarda Cofitre, consorzio fidi attivo soprattutto nell’area del Coneglianese, nel primo semestre 2025 sono state rilasciate garanzie per 2,3 milioni di euro, di cui 170 mila per investimenti. Il sensibile aumento degli investimenti (raddoppiati nel primo caso e quasi quadruplicati nell’altro) offre molteplici chiavi di lettura.

«Questi numeri rappresentano anche un indicatore del nostro radicamento all’interno del tessuto produttivo provinciale – fa notare il presidente provinciale di Casartigiani Treviso, Piergiovanni Maschietto – Casartigiani è al fianco delle imprese con servizi di qualità, offrendo supporto concreto per l’accesso al credito e per lo sviluppo degli investimenti. I dati dei consorzi confermano che la nostra azione continua a sostenere la crescita delle piccole imprese artigiane».

Si conferma altresì la necessità di molte imprese di affiancare nelle loro pratiche di accesso al credito il supporto di strutture di garanzia, questo anche a fronte di un progressivo allentamento dei tassi di interesse. L’ultima indagine di Banca d’Italia sul credito bancario (luglio 2025) spiega così la rigidità del sistema: i criteri per accedere a finanziamenti si sono solo lievemente allentati ma la domanda resta selettiva soprattutto per le piccole imprese. «Leggere numeri che si pongono in controtendenza all’attuale stagnazione della nostra economia è un fatto positivo – commenta il presidente di Trevigianfidi, Vincenzo Dal Zilio – La crescita delle pratiche e degli investimenti dimostra come il nostro settore sia resiliente e capace di affrontare le sfide con fiducia. Le piccole imprese artigiane hanno continuato a crescere e a investire anche in un contesto economico caratterizzato da incertezze e da un mercato del credito complessivamente più restrittivo. Ancora una volta, in questo scenario, il ruolo dei confidi minori si conferma strategico e insostituibile».

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