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Mentre in Italia si continua a parlare — ma non ad agire — sulla questione degli incentivi per le auto a basse emissioni, la cinese BYD sorprende tutti e mette i soldi sul tavolo, subito. Con una mossa tanto provocatoria quanto efficace, il colosso asiatico ha lanciato la campagna “CASI‑NO Incentivi Statali”, offrendo fino a 10.000 euro di sconto immediato a chi rottama il vecchio veicolo. E niente trafile burocratiche, né attese eterne: basta andare in concessionaria.
“CASI‑NO” non è solo uno slogan ironico, è una vera e propria sfida al sistema italiano degli incentivi, spesso criticato per la lentezza, le complicazioni e i limiti legati al reddito. BYD, invece, taglia corto: l’incentivo vale per tutti, privati e partite IVA, senza vincoli né rischi di fondi esauriti. E la validità è immediata, su tutta la rete di vendita nazionale.
Ma come fa BYD a permettersi una politica simile, che sembra più da ente pubblico che da azienda privata? La risposta sta nel suo modello industriale. BYD è un gruppo completamente integrato: produce internamente batterie, semiconduttori, software e gran parte dei componenti delle sue auto. Questo significa meno costi, più margini e maggiore flessibilità. E mentre i dazi europei colpiscono molti brand cinesi, BYD se la cava con un’aliquota più bassa — circa il 17% — riuscendo così a mantenere prezzi competitivi anche nel Vecchio Continente.
L’offerta riguarda sia i modelli 100% elettrici sia gli ibridi plug-in con tecnologia proprietaria DM-i, e vale fino al 30 settembre. Il tutto senza bisogno di registrarsi su portali statali o presentare documenti sul reddito. “Chi rottama un’auto fino a Euro 5 ha diritto allo sconto, punto.”
Con questa mossa, BYD non solo conquista l’attenzione, ma alza l’asticella per tutta la concorrenza. In un Paese dove cambiare auto spesso è un percorso a ostacoli, il brand cinese offre una scorciatoia concreta, diretta e vantaggiosa. E lo fa con una campagna di comunicazione già visibile su stampa, e presto anche in TV, che ribadisce il messaggio: basta promesse, è tempo di fatti.
Fino al 30 settembre, quindi, chi vuole acquistare un’auto a basse emissioni può farlo davvero senza compromessi. BYD ha deciso di non aspettare lo Stato. E forse, è proprio questo il motivo per cui sta vincendo.
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