È arrivata al termine la stesura della proposta di legge unica per commercio e turismo, una svolta senza precedenti in Italia annunciata a inizio luglio che è entrata in vigore oggi in via preliminare: il numero complessivo di articoli del codice cala da 567 a 143 con 14 leggi accorpate in un unico testo, che prevede finanziamenti da 134 milioni di euro per il prossimo biennio. Saranno divisi in 66 milioni per il 2027 e 68 per l’anno dopo: alle piccole e medie imprese sette linee contributive, da definirsi in base alla pubblicazione dei bandi.
Più attività nei centri urbani
La norma prevede contributi per l’insediamento di nuove superfici di vendita di ogni dimensione nei centri urbani: “Per i piccoli, saranno previsti contributi per l’apertura di nuove attività di prossimità nei centri storici, nei piccoli comuni (con meno di 5.000 abitanti) e nelle ‘aree di indebolimento commerciale’, come individuate dal Masterplan delle superfici di vendita”, ha annunciato l’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini. La media e grande distribuzione, invece, potranno entrare nei centri storici grazie alla sola Segnalazione certificata di inizio attività presentata allo Sportello unico per le attività produttive, secondo l’assessore “Per abbattere le tempistiche per l’ottenimento delle relative autorizzazioni”. Verrà invece introdotta una conferenza dei servizi regionale per autorizzare aperture e ampliamenti di esercizi medi e grandi fuori dai centri storici. I Comuni potranno alzare gli oneri di urbanizzazione nel caso di insediamenti in aree non commerciali. Tra le novità, poi, tutti i Comuni potranno introdurre la tassa di soggiorno. Infine, è stata disposta una premialità per le imprese che utilizzano contratti di lavoro sottoscritti dalle associazioni di settore maggiormente rappresentative a livello nazionale.
Confcommercio: “Contribuito alla stesura”
“I nostri uffici hanno contribuito in modo importante alla stesura – hanno scritto Gianluca Madriz, presidente regionale di Confcommercio e i colleghi Giovanni Da Pozzo, presidente per Udine, Fabio Pillon per Pordenone e Antonio Paoletti per Trieste –, in stretta collaborazione con la direzione centrale dell’assessorato alle Attività produttive e turismo”, alias l’assessore Sergio Emidio Bini, che aveva annunciato il disegno all’assemblea in cui è stato rieletto Da Pozzo. “Nei prossimi giorni approfondiremo l’intera proposta di legge per una valutazione complessiva”, hanno aggiunto. La legge dovrà ricevere l’approvazione del Consiglio delle autonomie locali e poi della Giunta prima di approdare in Consiglio regionale
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