Auto in Italia ad agosto, calo del 2,7% e attesa incentivi


Il mercato automobilistico italiano chiude anche il mese di agosto 2025 con un segno negativo: secondo i dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono state immatricolate 67.272 autovetture, con una flessione del 2,7% rispetto ad agosto 2024. Si tratta del quarto calo mensile consecutivo, in un contesto che evidenzia un rallentamento strutturale, aggravato dall’incertezza sugli incentivi e dalla contrazione del potere d’acquisto dei consumatori.

Nei primi otto mesi del 2025 il mercato ha perso 40.000 immatricolazioni rispetto allo stesso periodo del 2024 (-3,7%), per un totale di 1.040.734 nuove vetture vendute. Ma è il confronto con il periodo pre-pandemico a mostrare la reale portata della crisi: -21,6% rispetto al 2019, pari a 285.000 veicoli in meno.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

“Il mercato continua a essere penalizzato da una domanda debole, che non trova risposte adeguate nell’attuale offerta di prodotto e nelle politiche pubbliche”, commenta Roberto Pietrantonio, presidente di UNRAE. “L’automobile resta un pilastro insostituibile per la mobilità e l’economia del nostro Paese, e vedere il mercato ancora in caduta ad agosto è allarmante. Di questo passo, la transizione ecologica resterà inesorabilmente al palo”.

A trascinare verso il basso il mercato sono soprattutto i privati, che segnano un calo del 14,1% rispetto ad agosto 2024, perdendo oltre 6.000 immatricolazioni. Una flessione solo parzialmente compensata dall’aumento delle auto-immatricolazioni (+42,2%) e dal noleggio (+9,7%).

Massimo Artusi, presidente di Federauto, sottolinea: “I chilometri zero e il noleggio non compensano il calo dei privati. È evidente che la mancanza di veicoli a “prezzi familiari” sta penalizzando gli acquisti. Non è disinteresse, ma un problema di accessibilità“.

La quota di auto a ricarica elettrica (BEV + PHEV) ad agosto si attesta al 12% del mercato, in calo rispetto al 12,4% di luglio ma in aumento rispetto al 7,2% di agosto 2024. Le BEV pure toccano il 4,9%, mentre le plug-in salgono al 7,1%. L’incremento è sostenuto soprattutto dal noleggio e dalle auto-immatricolazioni, queste ultime meglio conosciute come Km zero.

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

Eppure, la transizione energetica italiana continua a rallentare. Come ricorda UNRAE, “l’annuncio degli incentivi MASE, ancora non operativi, ha congelato il mercato: molti clienti stanno rimandando l’acquisto in attesa del bonus”. Secondo Artusi, “i nuovi incentivi rischiano di essere inefficaci: troppi paletti, platea troppo ristretta”.

Gian Primo Quagliano, direttore del Centro Studi Promotor, rincara la dose: “L’Italia è al penultimo posto in Europa per quota di auto elettriche. Non sorprende: chi ha redditi bassi, anche con il bonus, non può permettersi un’auto nuova. Il vero vincitore di questa fase? Il mercato dell’usato”.

L’analisi delle motorizzazioni evidenzia come anche ad agosto continuino a crescere solo le alimentazioni elettrificate, confermando i trend osservati negli ultimi mesi. In particolare, le vetture ibride si confermano come il segmento di gran lunga più dinamico, raggiungendo una quota del 45,4%, con un incremento del 15,7% rispetto all’anno precedente. Di queste, le mild hybrid rappresentano la fetta più consistente, con il 31,5%, mentre le full hybrid si attestano al 13,9%.

Anche le auto 100% elettriche (BEV) mostrano un lieve ma costante aumento, salendo al 4,9% di quota, con un progresso di 1,2 punti percentuali rispetto ad agosto 2024. Le ibride plug-in (PHEV) continuano a registrare una crescita ancora più marcata, arrivando al 7,1% di quota di mercato, con un aumento di 3,6 punti percentuali.

Sul fronte opposto, invece, i motori tradizionali continuano a perdere terreno: le vetture a benzina calano del 14,3%, pur mantenendo una quota di mercato pari al 24,9%. La flessione più significativa è quella del diesel, che scende di quasi il 40%, fermandosi all’8,1% del mercato. Anche le auto a GPL mostrano un calo, seppur più contenuto, dell’8,3%, rappresentando il 9,7% delle vendite.

Questo quadro conferma quindi come l’elettrificazione del parco auto proceda, ma con un ritmo ancora lento e concentrato quasi esclusivamente sulle motorizzazioni ibride, mentre le alimentazioni tradizionali vedono una contrazione costante e significativa.

A livello di segmentazione, recuperano le berline nei segmenti A e D, mentre cedono i Suv del segmento A e C. Stabile l’alto di gamma. Le station wagon rappresentano il 2,8% del mercato, gli MPV il 2,2% e le sportive lo 0,7%.

Geograficamente, il Nord Ovest torna leader con il 29,2% di quota, mentre il Nord Est cala al 26,9% (sarebbe al 24,4% senza il contributo del noleggio). Il Centro cresce al 28,2%, Sud e Isole restano marginali.

Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari

 

Le emissioni medie di CO2 scendono del 5,9%, a 112,2 g/km. La fascia 0-20 g/km (auto 100% elettriche) rappresenta l’8,6% del mercato, la 21-60 g/km (PHEV) il 3,2%, mentre la gran parte delle auto immatricolate (65,9%) si concentra tra 61 e 135 g/km.

Il mercato dell’auto in Italia resta dunque impantanato in una crisi che non accenna a concludersi. Se da un lato l’aumento delle auto ibride e elettriche segnala un timido interesse verso la transizione ecologica, dall’altro la struttura degli incentivi, i vincoli burocratici e la debolezza del canale privati stanno ostacolando ogni possibilità di ripresa.

“Servono misure chiare e strutturali”, afferma UNRAE, “non fiammate occasionali”. Anche la riforma fiscale sulle auto aziendali è ancora al palo. Il tempo stringe e, con questi numeri, il rischio è che la transizione resti un miraggio, mentre il parco circolante italiano, il più vetusto d’Europa, continua ad invecchiare.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Vuoi bloccare la procedura esecutiva?

richiedi il saldo e stralcio

 

Source link

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento