REGGIO EMILIA – Anche a Reggio Emilia crescono le piccole imprese legate al digitale, aziende impegnate nella produzione software, nella consulenza informatica, nello sviluppo di siti web, e-commerce e soluzioni gestionali su misura, fino alla creazione di contenuti e identità digitali personalizzate. Si tratta di imprenditori, spesso giovani, che uniscono il saper fare artigiano alla competenza tecnologica, offrendo servizi pensati per cittadini, imprese e istituzioni locali, creando un prodotto basato sulla tecnologia, innovazione e creatività.
Le imprese artigiane digitali sono una realtà in forte crescita nell’ultimo decennio, in linea con la performance del settore che conta oltre 100mila imprese, in aumento del 31,2% in 10 anni e mezzo milione di addetti (+42,5% nello stesso periodo). “Anche il nostro territorio – commenta Alessandro Cuccurese, responsabile di CNA Comunicazione e Terziario Avanzato – sta dimostrando come l’artigianato digitale sia una risorsa preziosa. Gli imprenditori del settore associati a CNA Reggio Emilia, attraverso CNA DIGITALE, hanno sviluppato negli ultimi anni una serie di attività informative e divulgative. Tra i temi maggiormente trattati, ha avuto una grande importanza l’intelligenza artificiale di tipo generativo che, attraverso un utilizzo consapevole, può aiutare la crescita della piccola e media impresa reggiana in tutti i suoi settori”.
L’Area studi e ricerche di CNA ha calcolato che le imprese con meno di 10 addetti rappresentano il 93,6% del totale e il 31,1% dei lavoratori. Sommando anche le imprese tra 10 e 49 addetti, la percentuale sale al 98,9% e quella degli addetti al 51,2%. Oltre 260mila persone che forniscono ogni giorno servizi digitali alla popolazione, alle imprese e alla pubblica amministrazione. Nel periodo di tempo esaminato il fatturato del comparto è salito del 49,2% a 65 miliardi di euro di cui oltre il 20% realizzato dalle imprese con meno di 10 addetti e si raggiunge il 39,6% considerando l’intera platea di imprese con meno di 50 addetti. Poco più del 10% del totale delle imprese ha carattere artigiano, oltre 10mila, una quota significativa.
Al saper fare manuale tipico dell’artigianato si è affiancato un saper fare digitale che ne incorpora le stesse caratteristiche e che merita di essere riconosciuto e valorizzato perché, guardando al futuro, sarà una componente sempre più rilevante dell’artigianato italiano.
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