Dopo le aperture in Nord America e Asia, Kearney, multinazionale americana di consulenza strategica nota per collaborare con i principali gruppi industriali a livello globale, ha scelto l’Italia per inaugurare il suo primo hub europeo di sperimentazione industriale avanzata. A Varese, con un investimento di 1 milione di euro, nasce così il Kearney Industrial Innovation Space, un centro dedicato a oltre 50 applicazioni di intelligenza artificiale, robotica e digital twin.
Il nuovo spazio sarà parte integrante del Campus Smartt Valley, polo di formazione e innovazione che ospiterà corsi ITS e IFTS in ambito meccatronico, laboratori avanzati e aree dedicate alla contaminazione tra imprese e ricerca. Il progetto si distingue per la sua apertura al sistema Paese: PMI, istituti scolastici e start-up potranno accedere al Kearney Industrial Innovation Space per conoscere da vicino le tecnologie 4.0, avviare percorsi di trasformazione digitale, sviluppare nuove competenze e realizzare progetti collaborativi.
«Il centro – spiega Gabriele Caragnano, senior director di Kearney Italia e presidente di Fondazione Ergo – ospiterà i nostri principali clienti per discutere e sviluppare opportunità legate all’Industria 5.0».
All’interno sarà presente anche il primo hub italiano di PERLab – Product Excellence and Renewal Lab, la rete globale di Kearney dedicata all’innovazione di prodotto, già attiva in città come Stoccarda, Amsterdam, Shanghai, Chicago e Bangalore. «Si è immaginato un vero e proprio customer journey. Si parte dall’analisi di un prodotto, che viene smontato e studiato per stimolare idee in workshop creativi e multidisciplinari, dove convergono competenze che spaziano dall’elettronica alla meccanica, dai materiali ai costi fino all’impatto ambientale» prosegue Caragnano.
«Successivamente – aggiunge – si passerà alla progettazione del processo produttivo, utilizzando strumenti avanzati come realtà virtuale e digital twin, che permettono di simulare linee di montaggio e processi automatici. Sono stati ricreati modelli tipici dell’automotive e dell’aerospazio, ma anche processi continui del food & beverage, del farmaceutico e della chimica. Il percorso è arricchito da una cinquantina di casi d’uso di intelligenza artificiale e IoT, che mostrano concretamente come queste tecnologie possano migliorare le performance».
Secondo Rachele Sessa, direttrice generale di Fondazione Ergo, «questa iniziativa conferma la visione con cui abbiamo creato Smartt Valley: un ecosistema in cui aziende, istituzioni e formazione collaborano per generare valore condiviso».
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