LA SOSTENIBILITÀ ambientale è sempre più centrale nelle strategie delle imprese italiane, in particolare nel settore manifatturiero. Secondo un’analisi di Confartigianato su dati Istat, il 59% delle imprese manifatturiere con almeno 10 addetti ha realizzato nel biennio 2021- 2022 almeno un intervento finalizzato a migliorare la sostenibilità delle proprie attività. Una spinta determinante per il raggiungimento degli obiettivi ambientali fissati a livello nazionale ed europeo, ma che oggi rischia di rallentare a causa di un contesto economico sfavorevole.
Tra le azioni più diffuse spiccano il trattamento dei rifiuti (86,5% delle imprese attive sul fronte green), il monitoraggio dell’inquinamento (62,4%), l’efficientamento energetico (43,4%) e l’impiego di materiali riciclati (35%). In crescita anche l’utilizzo di fonti rinnovabili (30,2%), il controllo dei consumi idrici (29,9%) e delle emissioni di CO₂ (16,9%). Più limitata, ma significativa, la presenza di misure per favorire l’economia circolare (12,4%) e la mobilità sostenibile del personale (8,8%). Sul fronte degli investimenti, il 42% delle imprese ha puntato su una gestione più efficiente e sostenibile dell’energia e dei trasporti. Tra le misure più adottate: l’installazione di macchinari ad alta efficienza energetica (61,9%), la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (42%), e l’acquisto di veicoli a basse emissioni (29,7%).
Tuttavia, Confartigianato segnala una preoccupante frenata degli investimenti green nel 2024.
Secondo il sistema informativo Excelsior, dopo una crescita dal 24,7% del 2022 al 25,2% del 2023, la quota di imprese che investe in tecnologie green è scivolata al 23,5% nel 2024. Le cause? La stretta monetaria, con il conseguente aumento del costo del credito. Nel 2024 gli investimenti in macchinari e impianti sono calati di 3,8 miliardi di euro, penalizzando l’innovazione, l’efficienza e la competitività dell’industria italiana. Accanto agli investimenti, è strategico il tema delle competenze green. Nel 2024 l’attitudine al risparmio energetico e alla riduzione dell’impatto ambientale è stata richiesta con un’importanza elevata nel 42,9% delle assunzioni, mentre le competenze legate alla gestione di prodotti green sono state ritenute fondamentali nel 18,5% delle posizioni richieste dalla manifattura.
A.Pe.
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