“Via San Romano preda del degrado negli ultimi anni”


“Via San Romano negli ultimi anni sta subendo fenomeni di degrado e declino commerciale”. “Nell’ultimo decennio, soprattutto all’interno del centro storico, si sono verificati una diminuzione generale degli esercizi di commercio di vicinato e un aumento marcato del fast-food”.

Non lo dice qualche esponente dell’opposizione. Lo dice, anzi lo scrive, la giunta di Alan Fabbri nelle delibera con la quale l’amministrazione ha emanato in questi giorni direttive “per la tutela e il decoro urbano del centro storico patrimonio mondiale Unesco nell’esercizio delle attività di somministrazione, commerciali e artigianali”.

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Al centro della delibera c’è via San Romano, presa come caso di studio del degrado commerciale in città e che, nelle intenzioni dell’amministrazione, dovrebbe diventare progetto pilota per risollevare il resto del centro storico, ormai spopolato delle vetrine storiche e più rinomate.

Il dito è puntato contro i negozi alimentari: “la morfologia della struttura del commercio del centro storico – ammette la giunta nell’atto – ha subito nel decennio una drastica mutazione con un surplus di offerta food ed un calo ragguardevole del settore non alimentare, fenomeno particolarmente visibile nell’evoluzione di via San Romano”. Questo in particolare a causa dell’“apertura indiscriminata di attività alimentari, specie non coerenti con la tradizione”, fatto che “compromette il decoro urbano, la distintività e l’attrattività turistica e commerciale, favorendo fenomeni di standardizzazione e perdita di identità di un’area di particolare pregio ed interesse storico, artistico, architettonico della città”.

L’obiettivo è “costruire un’offerta più variegata e sostenibile, che migliori la percezione e l’attrattività della via”. Parallelamente, il progetto prevede l’attivazione di contributi e incentivi mirati per le nuove imprese, con strumenti come agevolazioni fiscali, contributi a fondo perduto e sostegni per l’adeguamento degli spazi.

La soluzione adottata prevede quindi uno stop alle nuove aperture, ampliamenti e trasformazioni di attività alimentari limitatamente a via San Romano.

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“Il nuovo provvedimento – commenta una nota del Comune -, immediatamente esecutivo, è la prima tra le molte azioni che si integreranno con le progettualità del Piano di sviluppo e innovazione dell’Hub urbano, che prevede nell’area individuata del centro un sistema di interventi mirati volti a tutelare il commercio di vicinato e incentivare le attività nei settori in sofferenza e le botteghe storiche”.

L’azione si integrerà prossimamente con un bando dedicato ai negozi sfitti, per agevolare l’apertura di nuove attività non alimentari in tutto il centro (e non solo via San Romano).

“Con queste misure – commenta il sindaco – vogliamo contrastare il degrado commerciale, ridare identità e qualità all’offerta e creare un ambiente accogliente per residenti, visitatori e turisti. L’obiettivo è ridare valore e tutelare il decoro delle vie più caratteristiche e simboliche della città, in coerenza con quanto è già stato fatto in altre città italiane in analoghe situazioni, prima su tutte Firenze”.

“Con questo provvedimento, che punta a un maggior decoro e una valorizzazione di tutta l’area, poniamo un freno alla standardizzazione commerciale, al boom di negozi-catena e ai negozi di alimentari che non valorizzano l’identità storica del nostro bellissimo centro. Vogliamo invece rilanciare un modello di sviluppo che valorizza le nostre tradizioni e restituisce qualità e identità a Ferrara”, aggiunge l’assessore al Commercio, alle Attività produttive e allo Sviluppo economico Francesco Carità.

Inoltre, è previsto un atto d’obbligo per le nuove attività nel Centro storico Unesco: tutte le nuove SCIA (commercio, artigianato, somministrazione) dovranno essere corredate da un impegno formale al rispetto delle regole di decoro, qualità dei prodotti e sostenibilità ambientale.

“Le direttive – aggiunge la nota del Comune – saranno oggetto di verifiche periodiche per valutarne l’efficacia e adattarle alle esigenze del territorio. Le violazioni saranno sanzionate alla polizia locale”.

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