Oltre 700 milioni di euro di opportunità per imprese, enti locali e organizzazioni del terzo settore. È la cifra messa sul tavolo dalla Regione Siciliana che, a Trapani, ha presentato la nuova stagione di bandi finanziati con fondi europei e nazionali. L’iniziativa si è svolta nella sala Fulvio Sodano del Palazzo comunale. Dopo Ragusa e Siracusa, Trapani è stata la terza tappa di un percorso che attraverserà tutte le province siciliane, con l’obiettivo di portare nei territori informazioni pratiche sulle risorse disponibili per lo sviluppo locale. All’appuntamento hanno preso parte dirigenti e funzionari regionali dei dipartimenti Attività produttive, Turismo, Ambiente, Energia, Acqua e rifiuti. Sono stati illustrati i bandi già aperti nell’ambito del programma Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, che conta oltre 510 milioni di euro, e dell’Accordo di Coesione, con ulteriori 200 milioni. Tra i temi al centro della giornata, la digitalizzazione delle imprese, il sostegno alle start-up innovative, lo sviluppo di soluzioni tecnologiche avanzate come la robotica e l’intelligenza artificiale, ma anche la formazione e la qualificazione del capitale umano. Ampio spazio è stato dedicato alle opportunità per il turismo e l’ambiente: agevolazioni per il settore alberghiero, interventi per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici, misure a favore delle comunità energetiche rinnovabili, progetti innovativi per la produzione di energia verde nelle isole minori, oltre a risorse per il miglioramento del servizio idrico integrato, del compostaggio e della raccolta differenziata. Il Comune di Trapani, in qualità di ente capofila dell’Area Urbana Funzionale “Sicilia Occidentale”, ha infine illustrato le procedure in corso per interventi del valore complessivo di circa 65 milioni di euro. Sono già stati selezionati progetti finanziabili per 25 milioni, riguardanti trasporto urbano sostenibile, riduzione e riciclo dei rifiuti, valorizzazione del patrimonio storico-artistico e riqualificazione di spazi pubblici destinati all’imprenditorialità. La sfida ora è trasformare questi 700 milioni in cantieri, innovazione e nuova occupazione, evitando che si perdano tra burocrazia e clientele.
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