Bonus edilizi 2025-2027: novità, conferme e focus operativi nella Guida ANCE


I quattro focus della Guida: i nodi più rilevanti per le
imprese

Oltre al quadro generale, la Guida dedica quattro
approfondimenti mirati ai temi che più spesso creano incertezza
applicativa tra le imprese:

  1. Bonus edilizi per le imprese: principi comuni
  2. Demolizione-ricostruzione e ampliamento: modalità
    operative
  3. Le ritenute sui bonifici
  4. Il nuovo tetto alle spese detraibili

1. Bonus edilizi per le imprese: principi comuni

Spiega la Guida che la disciplina per i titolari di reddito
d’impresa presenta caratteristiche proprie. Per questi soggetti,
infatti, il beneficio non si collega al pagamento delle spese ma
all’ultimazione dei lavori, secondo il principio di competenza
fiscale. Questo comporta che non sia necessario il tradizionale
bonifico “parlante” richiesto ai privati.

Prestito personale

Delibera veloce

 

Le aliquote restano quelle ordinarie (36% nel
2025 e 30% negli anni successivi), senza alcuna maggiorazione
legata all’abitazione principale.

Un aspetto particolarmente rilevante riguarda la compatibilità
tra agevolazioni: l’impresa che interviene può fruire dell’Ecobonus
o del Sismabonus per i lavori eseguiti, mentre l’acquirente delle
unità può beneficiare dei bonus acquisti o del Sismabonus acquisti,
dando luogo a una duplice possibilità di vantaggio
fiscale
.

In sintesi:

  • immobili interessati: edifici esistenti, anche
    beni merce e beni strumentali, purché accatastati;
  • criterio di competenza: la detrazione si
    imputa all’anno di ultimazione dei lavori, a prescindere dal
    pagamento (non è richiesto il bonifico “parlante”).
  • percentuali: per le imprese non si applicano
    le aliquote maggiorate per l’abitazione principale; dal 2025 le
    detrazioni si attestano al 36% e poi al 30%.
  • compatibilità tra bonus: l’impresa cedente può
    beneficiare dell’Ecobonus o del Sismabonus sui lavori, mentre
    l’acquirente può fruire del bonus acquisti o del Sismabonus
    acquisti.

2. Demolizione-ricostruzione e ampliamento: le modalità
operative

Il secondo focus affronta un tema delicato: la corretta
qualificazione urbanistica degli interventi di demolizione e
ricostruzione.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Quando l’intervento si configura come ristrutturazione edilizia,
i bonus sono riconosciuti; se invece si tratta di nuova
costruzione, le agevolazioni non spettano. In caso di ricostruzione
con ampliamento, il beneficio si applica soltanto alla volumetria
preesistente, escludendo la parte di nuova realizzazione.

La Guida insiste su un punto essenziale: la necessità di
distinguere le spese, separando contabilmente quelle che rientrano
nelle detrazioni da quelle che non vi accedono.

Questo in sintesi il quadro di riferimento:

  • demolizione e ricostruzione senza aumento di
    volume
    : ristrutturazione edilizia, con accesso a Bonus
    ristrutturazioni, Ecobonus e Sismabonus;
  • demolizione e ricostruzione con ampliamento: i
    bonus si applicano solo sulla parte preesistente; l’ampliamento è
    “nuova costruzione” e resta escluso;
  • demolizione + nuova costruzione: non spetta
    alcuna agevolazione;
  • ristrutturazione senza demolizione con
    ampliamento
    : i bonus sono limitati alla parte già
    esistente.

3. Le ritenute sui bonifici

Ricorda la Guida che dal 1° gennaio 2024 le banche e le poste
applicano una ritenuta a titolo di acconto pari all’11% sui
bonifici parlanti
effettuati dai contribuenti per fruire
delle detrazioni edilizie.

Questi i punti da tenere in consierazione:

  • la ritenuta è calcolata sull’importo al netto dell’IVA.
  • dal 2026 la disciplina confluirà nel nuovo Testo unico su
    versamenti e riscossione (D.Lgs. 33/2025).

Per le imprese è un costo finanziario da considerare, mentre per
i contribuenti è un passaggio obbligato per non perdere
l’agevolazione.

4. Il nuovo tetto alle spese detraibili

L’ultimo focus riguarda una novità di sistema introdotta dalla
legge di Bilancio 2025: il limite complessivo agli oneri
detraibili
per i contribuenti con reddito
superiore a 75mila euro
.

La soglia si calcola moltiplicando un importo base (14mila euro
per redditi >75.000, 8.000 euro per redditi >100.000) per un
coefficiente legato al numero di figli a carico (da 0,5 a 1).

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Si tratta di un tetto che non riguarda solo i bonus edilizi ma
l’insieme delle detrazioni fiscali, e che varia in base al reddito
complessivo e al numero di figli a carico. Il risultato è che,
anche in presenza di lavori agevolabili, non sempre sarà possibile
recuperare integralmente le spese sostenute.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Aste immobiliari

l’occasione giusta per il tuo investimento.