Il settore calzaturiero marchigiano, cuore della manifattura fermana, attraversa una crisi che non può più essere affrontata con misure tampone. È l’allarme lanciato da Filctem Cgil e Femca Cisl a ridosso del Micam, la fiera internazionale delle calzature.
Nel primo semestre dell’anno l’export ha registrato un crollo del 12,4%, segno evidente delle difficoltà del comparto. Mentre imprenditori e associazioni datoriali chiedono defiscalizzazioni, abbattimento del costo del lavoro e agevolazioni fiscali come le Zes (Zone economiche speciali), i sindacati avvertono: “Non bastano soluzioni contingenti, serve un cambio di paradigma produttivo”.
Un distretto che rischia di perdere il passo
Il distretto fermano è nato e cresciuto grazie a una rete diffusa di piccole e micro imprese, ma oggi fatica a reggere la competizione globale. Le sfide – innovazione tecnologica, internazionalizzazione, diversificazione dei mercati – non possono essere affrontate dalle aziende da sole. Da qui la proposta di rafforzare il Fermo Technology Lab come strumento a disposizione di tutto il sistema produttivo.
Unità invece che concorrenza al ribasso
Filctem e Femca chiedono di superare i campanilismi e rilanciare i tavoli territoriali, mettendo al centro la collaborazione tra imprese e parti sociali. “È necessario uscire dalla logica della competizione interna per accaparrarsi clienti: così si alimentano solo produzioni al ribasso. Serve una catena del valore che premi qualità e diritti”.
Lavoro, diritti e nuove strategie
La priorità, per i sindacati, è duplice: difendere i posti di lavoro con ammortizzatori sociali e strategie di sostegno alle imprese, e allo stesso tempo rilanciare il distretto con investimenti in innovazione, marketing, infrastrutture e formazione.
Nella provincia di Fermo, dove i salari sono tra i più bassi delle Marche e ben al di sotto della media nazionale, i sindacati rilanciano anche la necessità di rafforzare la contrattazione di secondo livello per una più equa redistribuzione della ricchezza.
“Protagonisti i lavoratori”
Secondo Filctem e Femca, la vera innovazione passa anche dal protagonismo delle lavoratrici e dei lavoratori, a partire dal ruolo delle Rsu. “Siamo pronti al confronto con le imprese – concludono – per difendere e rilanciare il nostro distretto”.
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