Da otto imprenditori mecenati 340mila euro per Sonnabend, il nuovo museo di…


Cultura e sviluppo

Il sindaco presenta le aziende che, con l’Art bonus, hanno finanziato gli allestimenti a Palazzo della Ragione. Il museo di arte contemporanea ospiterà una delle più prestigiose collezioni al mondo. Palazzi: «È una sfida molto ambiziosa per la città». Gli industriali: «Progetto vincente, orgogliosi di aderire»

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Li chiamano mecenati, ma loro preferiscono definirsi imprenditori legati al territorio dove operano; gente che, con senso di riconoscenza e generosità, vuole restituire alla comunità quello che ha ricevuto. Sono le guide delle otto imprese che, insieme, hanno contribuito con 340mila euro, grazie all’Art bonus (il credito d’imposta pari al 65% della somma donata), al completamento degli interventi per consentire a Palazzo della Ragione di accogliere, dal 29 novembre, la Sonnabend collection, una delle più prestigiose collezioni di arte contemporanea al mondo.

Il sindaco Mattia Palazzi è riuscito a coinvolgerli in «un’operazione straordinaria di valore internazionale», in una «sfida», parola ricorrente che ha usato più volte per sostenere la portata di quanto si sta facendo. Ieri li ha riuniti in aula consiliare per la conferenza stampa di presentazione alla città, occasione anche di reciproci ringraziamenti e promesse di collaborazione duratura. Con gli imprenditori che hanno riconosciuto al sindaco e all’amministrazione la capacità di aver creato un progetto vincente che li ha convinti subito ad aderire.

La sfida delle otto imprese

Delle otto imprese protagoniste erano presenti i rappresentanti di sette: mancava solo quello del gruppo Saviola per impegni improrogabili. C’erano Alberto Marenghi, amministratore delegato di Cartiera Mantovana, Guido Rovesta, presidente del Gruppo Finservice spa, Edgardo Bianchi, ceo di Lubiam, Emma Marcegaglia, presidente e amministratore delegato di Marcegaglia Holding, Fabio Viani, presidente e amministratore delegato di Molino Pasini, Michele Borghi, presidente di Staff spa e Enrico Voceri, presidente di Tea spa. Tutti già impegnati a sostenere il mondo della cultura grazie alla loro presenza nella Fondazione di Palazzo Te.

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A fare gli onori di casa il primo cittadino che ha ringraziato gli otto imprenditori. «Questa – ha detto riferendosi alla collezione Sonnabend – è una sfida molto ambiziosa per la nostra città e, per vincerla, bisogna fare squadra. Oltre che ringraziare gli imprenditori che ci stanno già aiutando rivolgo un appello alla città, alle forze sociali ed economiche, per sostenere questa sfida che ha un valore internazionale. Vogliamo coinvolgere altre aziende perché abbiamo bisogno di costruire una prospettiva almeno per i prossimi tre anni».

Palazzi ha parlato di tre direttrici da seguire: costruire alleanze economiche per «reggere, assieme a Marsilio, la capacità di investimento che l’operazione richiede»; percorsi con Palazzo Te per «produzioni culturali comuni con Sonnabend» e il futuro: «Stiamo già lavorando – ha annunciato il sindaco – ad altre mostre temporanee collegate alla collezione, da realizzarsi nella seconda metà del 2026».

Straordinaria iniziativa

Un aggettivo ricorrente nei vari interventi è stato «straordinario». «Arriva in Italia – ha detto Palazzi – una delle più importanti collezioni di arte contemporanea. Questo ci riempie di orgoglio: l’arte contemporanea arriva in una delle più importanti città del Rinascimento e porterà nuovi flussi di visitatori. Intorno all’arte si gioca la sfida dell’internazionalizzazione della città».

Emma Marcegaglia si è detta «molto orgogliosa» di aver contribuito a supportare «questa iniziativa straordinaria» che può aprire «nuove opportunità di crescita per la nostra città, creare una catena di valore attorno all’arte. Un’azienda che ha la propria sede qui sente l’obbligo di supportare iniziative come queste. In un momento in cui i rapporti tra Stati Uniti e Europa sono al minimo, questa mostra ha un valore simbolico, rompe barriere e allaccia rapporti; speriamo di contribuire a migliorarli» ha detto riferendosi al fatto che Sonnabend fece conoscere gli artisti americani in Europa e portò l’arte europea negli Usa.

«Complimenti al sindaco perché un investimento in cultura paga sempre» ha fatto eco Viani di Molino Pasini, che ha spiegato: «Abbiamo deciso di sostenere il progetto perché l’imprenditore ha un dovere etico nei confronti del territorio dove opera». Viani è anche presidente di Confindustria e ha sottolineato l’orgoglio di un’intera classe imprenditoriale: «Mantova merita di essere un luogo in cui l’eccellenza produttiva e quella culturale dialogano, creando valore condiviso. Stiamo riacquistando la nostra centralità».

Impresa e territorio da far crescere

Anche Marenghi di Cartiera Mantovana si è soffermato sull’«importanza per un’impresa di pensare al proprio territorio per restituirgli quello che le nostre imprese hanno ottenuto. È il ruolo di chi vuol fare impresa con responsabilità anche nei confronti dei giovani».

Per Rovesta di Finservice la collezione può far crescere l’attrattività di Mantova: «La città può offrire bellezza e lavoro e con il nuovo museo ancora di più. Si perseguono gli stessi nostri obiettivi, rendere la città sempre più viva, attrattiva e capace di parlare a tutte le generazioni».

Bianchi di Lubiam ha parlato di «risultato incredibile»: «Siamo orgogliosi di partecipare ad un’iniziativa che restituisce bellezza e visione alla città. Moda, arte e cultura sono strettamente legate e crediamo che un’azienda cresce se il territorio si sviluppa». Per Borghi di Staff «la soddisfazione è anche vedere emergere, come avviene ogni giorno nel mondo del lavoro, le energie e le competenze delle persone che creano occasioni di crescita per la comunità». Voceri, presidente di Tea: «Sostenere la cultura, e con esso il territorio, è dare concretezza alla nostra mission, creare effetti positivi sulle comunità».

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Da Warhol a Koons: il secolo breve in 96 capolavori

Sabato 29 novembre è una data da cerchiare in rosso sul calendario: a Palazzo della Ragione verrà inaugurata la Sonnabend Collection, il nuovo museo d’arte contemporanea che raccoglie una delle collezioni private più rilevanti del Novecento, costituita da 96 opere. Collezione sviluppata grazie alla visione dell’influente mercante d’arte Ileana Schapira (1914-2007), di suo marito Michael Sonnabend (1900-2001) e del loro figlio adottivo Antonio Homem.

Attraverso le loro gallerie di Parigi e New York, i Sonnabend sono stati protagonisti nella diffusione dell’arte americana in Europa e degli artisti europei in America. Il progetto nasce dal Comune in partnership con la Sonnabend Collection Foundation e Marsilio Arte: la direzione artistica del museo è stata affidata a Mario Codognato.

Il percorso espositivo, articolato in undici ambienti, ricostruisce il tragitto visionario e gli interessi di Ileana Sonnabend. Iconici capolavori dell’arte americana, come “Figure 8” di Johns, “Little Aloha” di Lichtenstein e “Campbell’s Soup” di Warhol, verranno esposti accanto a opere seminali della Pop Art, con artisti come Dine, Rosenquist e Wesselmann, Pistoletto e Schifano.

Il percorso continuerà con opere cardinali dei movimenti degli anni Sessanta e Settanta, come il Minimalismo con Judd e Morris, Nauman e Serra, nonché l’Arte Povera di artisti come Anselmo, Kounellis, Merz, Paolini e Zorio. Il grande interesse da parte di Sonnabend per gli sviluppi della fotografia e della performance sono testimoniati dalla collaborazione con artisti di generazioni diverse, da Bernd & Hilla Becher a Luigi Ontani e da Vito Acconci a Gilbert & George.

La pittura tedesca degli anni Ottanta con Jorg Immendorff, Anselm Kiefer e A.R. Penck, nonché la coeva ricerca americana con Jeff Koons e Haim Steinbach suggellano questo itinerario.



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