Contributo fondo perduto start up innovative fino a 50000 €


Fino al 31 dicembre 2025 è possibile richiedere il contributo a fondo perduto destinato alle start up innovative per sostenere l’autonomia strategica e tecnologica dell’Italia nel settore della cybersecurity. 

L’iniziativa mette a disposizione fino a 50.000 Euro per le imprese innovative del settore ma l’erogazione del contributo avviene in modo indiretto, perché le startup devono essere selezionate da Operatori (cioè incubatori o acceleratori) che gestiscono programmi di incubazione o accelerazione dedicati al settore cyber.

Vediamo nel dettaglio come funziona.

CHI PUÒ RICHIEDERE IL CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER LE START UP INNOVATIVE

Il contributo si rivolge alle startup costituite da meno di 5 anni e con sede in Italia. Le soluzioni e i servizi proposti devono essere in linea con l’Agenda di Ricerca e Innovazione dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN). Questo significa che il focus è su tecnologie di frontiera, come:

  • Intelligenza artificiale;
  • Data science;
  • Robotica;
  • Internet of Things (IoT);
  • Blockchain;
  • Quantum computing e crittografia.

COME FUNZIONA E COME SI ACCEDE

Non si tratta di un bando a cui le start up possono accedere direttamente, poiché il meccanismo di accesso al contributo prevede che l’incentivo sia erogato tramite “Operatori” specifici, ovvero incubatori e acceleratori per start up che gestiscono programmi dedicati al settore cyber.

Quindi, una startup interessata a questo finanziamento deve essere selezionata e partecipare a uno di questi programmi. Pertanto il primo passo è:

  • individuare gli “Operatori” che gestiscono programmi dedicati al settore della cybersecurity e che sono abilitati a erogare il contributo. In questo articolo trovate l’elenco degli incubatori e degli acceleratori in Italia;

  • preparare una candidatura solida, che di solito include business plan o pitch deck (un documento che illustra l’idea, il mercato di riferimento, il team, il modello di business e le proiezioni finanziarie), bilanci e proiezioni per dimostrare la solidità dell’impresa e informazioni sul team (uno degli elementi più importanti, poiché gli incubatori cercano persone con competenze tecniche e di business adeguate).

Ogni programma ha il suo iter, ma in generale il processo di selezione prevede diverse fasi:

  • invio della candidatura online: si compila un form e si caricano i documenti richiesti sui portali dedicati degli incubatori/acceleratori;

  • screening e prima selezione: il team di valutazione analizza le candidature per individuare quelle più promettenti;

  • colloqui e incontri: i team selezionati vengono invitati a presentare la propria idea in incontri individuali o “pitch day”. In questa fase, vengono valutate la scalabilità del progetto, la sua innovatività e la preparazione del team;

  • ammissione al programma: se superata la selezione, si viene ammessi al programma di incubazione o accelerazione.

Le start up, una volta ammesse, potranno beneficiare del contributo a fondo perduto, che servirà a coprire le spese legate alle attività di validazione del loro progetto. Questo approccio garantisce che le risorse siano indirizzate a progetti che hanno già superato un primo vaglio di qualità e che sono inseriti in un percorso di crescita strutturato.

GUIDA AGLI INCUBATORI E ACCELERATORI DI START UP IN ITALIA

Per approfondire l’argomento e scoprire quali sono gli altri aiuti e le agevolazioni attive, vi consigliamo di leggere la nostra guida sugli incubatori e acceleratori di start up in Italia. Oltre a spiegare cosa sono e come funzionano queste strutture, forniamo l’elenco aggiornato.

ALTRI INTERESSANTI AIUTI E APPROFONDIMENTI 

Mettiamo a vostra disposizione anche la nostra guida al bando Smart e Start, la misura destinata alla nascita e lo sviluppo delle start up.

Potrebbe poi interessarvi il contributo a fondo perduto fino a 90.000 euro per le Start up e PMI che propongono tecnologie emergenti, dettagliatamente spiegato in questo articolo.

Vi suggeriamo infine di consultare i finanziamenti agevolati per le imprese che si possono richiedere e quali sono gli incentivi per l’imprenditoria giovanile nazionali e regionali.

Per conoscere tutte le altre agevolazioni è possibile visitare la nostra pagina dedicata gli aiuti per le imprese.

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Scritto da Federica Petrucci – Coordinatrice editoriale, redattrice, consulente del lavoro ed esperta di previdenza.

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