Avere partner affidabili è un plus per le imprese del settore nautico. A dirlo sono i dati. Gli investimenti nel settore, infatti sono fondamentali affinché l’Italia resti leader nel mondo per quanto riguarda la nautica. Attualmente sia i grandi colossi dell’economia del mare, sia le piccole e medie imprese specializzate nell’artigianato e nella componentistica sono italiane. Tutto il mondo guarda quindi al Bel Paese e al suo know how. “La nautica italiana è un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo”, sottolinea, infatti Carolina Lonetti (nella foto), direttore export e finanza agevolata di Simest.
Simest è il partner strategico che da oltre 30 anni accompagna le imprese italiane nell’internazionalizzazione. Il nostro obiettivo è sostenerle in ogni fase del percorso: dall’analisi del potenziale di export, alla partecipazione a fiere internazionali, fino agli investimenti e all’apertura di presidi commerciali diretti nei mercati esteri. Tramite il Fondo 394 offre finanziamenti a tasso agevolato dello 0,3% e contributi a fondo perduto per sostenere investimenti in digitalizzazione, sostenibilità e transizione ecologica, partecipazione a fiere, formazione del personale e apertura di uffici commerciali all’estero.
Negli ultimi tre anni, sono state deliberate oltre 9 mila operazioni di finanziamento agevolato per circa 3,7 miliardi di euro. Proprio in questo ambito è nato anche il progetto ’Filiere d’Impatto’, che ha l’obiettivo di sostenere le piccole e medie imprese integrate nelle filiere delle grandi imprese esportatrici. “È un progetto che abbiamo iniziato proprio con Fincantieri 9 mesi fa e che ora coinvolge già 8 champions nazionali. Simest, infatti, è al fianco delle imprese per trasformare le loro ambizioni internazionali in risultati concreti – prosegue –. Grazie ai finanziamenti agevolati, all’accesso a strumenti di equity e investimenti partecipativi e ad agevolazioni per il credito all’esportazione sosteniamo le strategie di crescita in Italia e all’estero, i percorsi di innovazione e di espansione all’estero, nonché lo sviluppo di competenze chiave all’interno delle filiere”.
Per competere sui mercati internazionali, queste imprese hanno bisogno di strumenti concreti e di un partner affidabile. “Per rafforzare la competitività del Made in Italy questo approccio, inizialmente focalizzato su alcune geografie strategiche per l’export italiano, da agosto 2025 è diventato strutturale, per dare la possibilità a tutte le imprese non esportatrici appartenenti a filiere orientate all’export di beneficiare di agevolazioni per gli investimenti in innovazione per accelerare i processi di transizione digitale e green, nonché per il rafforzamento del proprio capitale”.
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