“Più grande, più internazionale, più innovativa”


Dal 21 al 23 aprile il Rimini Expo Centre ospiterà Macfrut 2026, 43ª edizione della fiera internazionale dell’ortofrutta. Tra le novità: nuovo calendario, layout in tre macroaree con totem multimediali, due padiglioni dedicati all’Healthy Food, focus su avocado e mango, Sicilia Regione partner e attenzione ai Paesi Caraibici. Una fiera sempre più globale che punta su business qualificato, networking e innovazione per guidare il cambiamento

di Carlotta Benini

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Oggi la presentazione di Macfrut 2026 a Catania (copyright: Fm)

Un format unico che si rinnova, un’area espositiva ampliata con due padiglioni in più e un nuovo layout che semplifica la visita, un focus sull’esotico, maggiore spazio all’alimentazione salutistica, una partnership con la Sicilia e un respiro internazionale che guarda ai Caraibi. Così si presenta Macfrut 2026, la 43esima edizione della fiera internazionale dell’ortofrutta in programma al Rimini Expo Centre dal 21 al 23 aprile. Una data nuova e strategica, che apre la stagione fieristica in anticipo rispetto al passato, e che punta a favorire la presenza delle imprese agricole e dei buyer internazionali.

Piraccini: “Anticipo ad aprile strategico”

A presentare le novità oggi a Catania è stato Renzo Piraccini, presidente di Cesena Fiera, che ha sintetizzato l’identità della prossima edizione in tre parole: “Più grande, più internazionale e soprattutto più innovativa”. La prima grande novità riguarda il calendario: “Negli anni scorsi – ha spiegato – la concomitanza con altre manifestazioni del settore alimentare, come Cibus, creava difficoltà a molte imprese che esponevano in entrambe le fiere. Abbiamo quindi scelto di anticipare Macfrut, e la nuova collocazione ad aprile è stata accolta positivamente dagli espositori”.

Sul piano internazionale, Piraccini ha ricordato i numeri record dell’ultima edizione: 1.400 espositori, di cui il 40% esteri, 61 mila visitatori (39% stranieri) e 1.500 buyer. “Non puntiamo a crescere nei numeri – ha precisato – ma a qualificare la presenza dei buyer. L’obiettivo è avere operatori realmente interessati, in grado di generare opportunità concrete di business. Oggi Macfrut è la fiera più internazionale che si tiene in Italia in tutti i settori: nessun altro appuntamento fieristico nazionale vanta una percentuale così alta di espositori stranieri. Questo risultato è il frutto di un lavoro di anni, a braccetto con Agenzia ICE, e conferma che chi si occupa di ortofrutta deve venire a Macfrut, sia come espositore che come visitatore”.

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presentazione Macfrut 2026 a Catania

Il presidente di Macfrut Renzo Piraccini (copyright: Fm)

Nuovo layout in tre macroaree e totem multimediali

Altra novità riguarda il layout espositivo, che sarà suddiviso in tre macroaree: Pre-Harvest, Post-Harvest e Healthy Food, ognuna contrassegnata da un colore di riferimento per rendere più agevole l’orientamento. “La fiera è cresciuta molto e non tutti hanno il tempo di visitarla per intero – ha spiegato Piraccini -. Per questo motivo abbiamo definito aree ben riconoscibili e introdurremo totem multimediali che indicheranno in tempo reale gli eventi, i convegni e le dimostrazioni in corso. È un passo importante per rendere l’esperienza di visita più efficace e organizzata”.

La sezione Pre-Harvest ospiterà il Salone delle Biosoluzioni, Acqua Campus, Plant Nursery e Agrisolar, oltre ad aree dimostrative dedicate a intelligenza artificiale, robotica e biotecnologie. La parte Post-Harvest, cuore storico della fiera, sarà incentrata su produzione, packaging, logistica e tecnologie post-raccolta, con i saloni dedicati al pomodoro (Red Planet) e ai piccoli frutti (Berry Area). La rinnovata Healthy Food Area, in forte espansione, darà spazio a prodotti freschi e trasformati a base di ortofrutta e non solo, coinvolgendo grande distribuzione e canale horeca. Quest’area dedicherà un ampio spazio anche ai prodotti biologici innovativi presentati in versione smart per il consumo, così come il Salone Spices&Herbs Global Expo dedicato alle piante officinali, spezie e prodotti erboristici.

Healthy Food Area: due padiglioni e un investimento strategico

Focus anche a Macfrut 2026 sul tema della salute e della nutrizione. Anno scorso si chiamava “Healthy Food Show” ed era un format che prevedeva una parte di approfondimento scientifico e cinque talk a giornata con personaggi famosi come ospiti. Quest’anno la formula sarà riproposta in forma più snella per quanto riguarda gli incontri: solo tre talk a giornata e spazio sempre alla parte scientifica. Gli spazi espositivi però raddoppiano: sono due i padiglioni dedicati a quest’area – l’Healthy Food Area appunto. “Abbiamo investito molto nel 2025 e intendiamo insistere su questo fronte – ha detto Piraccini in conferenza stampa -. La ragione è chiara: oggi nel mondo ci sono 1 miliardo di obesi e 2 miliardi di persone in sovrappeso, pari a circa il 36% della popolazione globale. È un problema enorme che richiede un cambiamento radicale degli stili alimentari. Poi c’è un’altra tendenza recentemente emersa da un’indagine Nomisma-UniSalute, che ci ha colpito: riguarda il nostro Paese ed evidenzia che il 51% degli italiani è a dieta o segue regimi controllati, contro il 29% del 2021. Parliamo di un esercito di circa 30 milioni di consumatori attenti alla salute e all’alimentazione, un mercato che non può essere ignorato”.

“L’ortofrutta deve tornare a parlare di valore, non solo di prezzo”

Per intercettare questa domanda crescente di benessere e salutismo, Macfrut offrirà spazio a aziende innovative con prodotti smart, funzionali e adatti anche al canale horeca, con particolare attenzione alle nuove abitudini di consumo, come la colazione salutistica o il pranzo fuori casa. “Negli ultimi anni abbiamo parlato troppo di prezzi e troppo poco di valore – ha sottolineato Piraccini -. Dobbiamo tornare a valorizzare le varietà, le caratteristiche nutrizionali e la capacità dell’ortofrutta di rispondere a un’esigenza di benessere diffusa e sempre più urgente”.

Il ministro collegato in streaming (copyright: Fm)

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Il cuore del cambiamento

Piraccini ha voluto inoltre sottolineare il cambio di paradigma in atto nel settore: “Dieci, quindici anni fa il problema era collocare quantità eccedenti. Oggi il problema numero uno è la produzione, mantenere degli standard adeguati, non solo dal punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo: una questione complessa che riguarda tutte le imprese. Il nostro format risponde a questa esigenza: oltre al business, Macfrut offre conoscenza e networking, strumenti indispensabili per affrontare un settore che vive una vera e propria rivoluzione tecnologica e produttiva. È questo che ci rende diversi dalle altre fiere e, crediamo, anche più utili alle imprese”.

Avocado e Mango Day

Macfrut 2026 avrà come prodotti simbolo avocado e mango, protagonisti di due giornate tematiche: Avocado Day e Mango Day. Al mattino sono previsti workshop internazionali con esperti e analisi dei mercati produttivi; nel pomeriggio incontri B2B riservati a buyer e operatori del settore. “Sono frutti che stanno vivendo un boom straordinario – ha ricordato Piraccini -. In dieci anni i consumi di avocado sono quadruplicati, mentre il mango ha registrato negli ultimi due anni una crescita del 36% a valore. La grande distribuzione e gli importatori hanno imparato a proporre frutti maturi al punto giusto, cambiando radicalmente la percezione dei consumatori. Oggi questi prodotti hanno davanti un futuro importante anche in Italia e in particolare in Sicilia”.

Sicilia Regione partner

Proprio la Sicilia sarà Regione partner della 43esima edizione di Macfrut. Una scelta motivata dalla varietà dei microclimi e dall’eccellenza delle produzioni certificate DOP e IGP – dalle arance rosse al pistacchio di Bronte, dal pomodoro di Pachino alle carote di Ispica, dal Ficodindia dell’Etna al Limone di Siracusa, solo per citare delle eccellenze – che saranno protagoniste di un ricco programma di eventi e degustazioni rivolti a buyer e visitatori internazionali.

Focus internazionale sui Paesi Caraibici

L’altro grande focus internazionale sarà sui Paesi Caraibici, area in forte crescita per la produzione ed esportazione di frutta tropicale, con un valore complessivo di oltre 30 miliardi di dollari e un surplus di 12,8 miliardi nel comparto ortofrutticolo. Repubblica Dominicana, Cuba, Venezuela, Colombia, Panama, Costa Rica, Nicaragua, Honduras, Guatemala e Messico saranno al centro di eventi business e presentazioni dedicate.

E se il focus è dedicato ai Paesi Caraibici, Macfrut 2026 conferma la sua anima globale attraverso un consolidato planning di presentazioni internazionali accompagnato da un’attività di incoming di buyer in collaborazione con Agenzia ICE.

Il direttore di ICE collegato in streaming (copyright: Fm)

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Hanno detto alla conferenza stampa

Francesco Lollobrigida, Ministro MASAF, in video messaggio: “Macfrut è una grande vetrina, un luogo dove presentare quello che l’Italia sa fare e offrire nel settore ortofrutticolo, confrontandosi con il mondo intero per la presenza in questa manifestazione di tante imprese e nazioni estere. Mi fa piacere che la Siciliana sia la Regione partner; un anno fa proprio la Sicilia ha ospitato il più grande appuntamento del sistema agricolo in Italia nel corso del G7 di Siracusa e con l’Expo Divinazione, che ha fatto conoscere la grandezza del nostro Paese al mondo intero. In termini di valore aggiunto abbiamo toccato numeri record e superato Francia e Germania, risultati importanti che non ci devono bastare perché dobbiamo continuare a guardare avanti sulla strada della qualità, sostenibilità, innovazione. Tutto questo è frutto di una visione che vede nel sistema fieristico un elemento essenziale perché è in questi contesti che si mettono in mostra le nostre eccellenze; come nel caso di Macfrut, manifestazione sempre più partecipata, vetrina dove mostrare al mondo le nostre produzioni di qualità e le innovazioni di un settore strategico come quello ortofrutticolo”.

Lorenzo Galanti, direttore generale di ICE Agenzia, ha sottolineato il ruolo chiave della manifestazione sul fronte internazionale: “ICE è fiera di essere partner di Macfrut da tanti anni, accompagnandone il percorso di internazionalizzazione. Oggi Macfrut è un leader riconosciuto in questo ambito: non solo attrae centinaia di buyer esteri, ma si pone come interlocutore imprescindibile anche nei contenuti, con un’attenzione particolare all’Africa, nuova frontiera per il settore. Per il 2026 porteremo a Rimini circa 350 operatori stranieri e organizzeremo uno study tour con delegazioni da Ghana, Uganda e Angola, a conferma di un impegno che unisce business, formazione e innovazione”.

Salvatore Barbagallo, assessore Agricoltura Regione Siciliana, “Il settore ortofrutticolo è un vero e proprio fiore all’occhiello dell’economia della Sicilia. I numeri parlano chiaro. Il comparto orticolo, costituisce il volano economico di intere aree agricole rappresentando il 23% circa del valore della produzione agricola regionale. Nella nostra regione operano ben 29.604 aziende con una superficie investita pari a 24mila ettari di terreno. Per tali ragioni iniziative come questa rivestono un’importanza particolare. Far conoscere la grande varietà di prodotti della nostra terra, rinsaldare i rapporti tra consumatori e produttori e conquistare nuovi mercati sono azioni fondamentali di un progetto di rilancio del settore in cui credo fortemente”.

Massimo Gargano, direttore generale di ANBI: “Con Macfrut c’è una straordinaria sintonia, maturata in anni di collaborazione, sui temi della sostenibilità, della competitività e della redditività nel mondo agricolo. Ancora una volta, Macfrut sarà una prestigiosa vetrina della ricerca e dell’innovazione, due elementi che permeano l’attività dei consorzi di bonifica ed irrigazione”.

Copyright: Fruitbook Magazine

 

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