Contributo Fondo Transizione Industriale | Commercialista Telematico


Nuove opportunità per le imprese: aperto il nuovo sportello per accedere alle agevolazioni destinate a progetti di efficienza energetica e sostenibilità dei processi produttivi. Finanziamenti per investimenti green e innovativi, con domande presentabili online da ieri fino al 10 dicembre. Un’occasione per innovare l’azienda e ridurre i consumi.

Il nuovo sportello per le agevolazioni del Fondo transizione industriale

Contributo da Fondo Transizione IndustrialeSulla G.U. 25 agosto 2025, n. 196, è stato pubblicato il Comunicato del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) relativo al Decreto Direttoriale 18 luglio 2025, con il quale viene comunicata l’apertura di un nuovo sportello per l’accesso alle agevolazioni del Fondo per il sostegno alla transizione industriale.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

In particolare, è disposta l’apertura del citato sportello per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni per la realizzazione di progetti d’investimento finalizzati:

  • ad una maggiore efficienza energetica dei processi di produzione;
  • alla sostenibilità dei processi stessi, al fine di un uso efficiente delle risorse.

Il Mimit precisa che i programmi di investimento devono essere volti al perseguimento esclusivo di un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali.

Si segnala che le domande potranno essere presentate dalle ore 12:00 del 17 settembre 2025 alle ore 12:00 del 10 dicembre 2025, mediante la piattaforma informatica messa a disposizione e gestita da Invitalia.

 

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Beneficiari  

Le imprese che possono beneficiare degli interventi del Fondo sono quelle, di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale, che alla data di presentazione della domanda di accesso:

  • siano regolarmente costituite e iscritte nel Registro Imprese;
  • operino in via prevalente nei settori estrattivo e manifatturiero di cui alle sezioni B e C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007;
  • siano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
  • non siano in liquidazione volontaria e non siano sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • non siano già in difficoltà al 31/12/2019, come previsto dall’art. 1, par. 4, lett. c), Reg. UE n. 651/2014 e s.m.i.;
  • non rientrino tra i soggetti che abbiano ricevuto e, in seguito, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • abbiano restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Mimi;
  • siano in regola con le disposizioni in materia obblighi contributivi.

Imprese escluse

Sono escluse le imprese:

  • che risultino destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, co. 2, lett. d), del D.lgs. 231/2001;
  • i cui legali rappresentanti o amministratori siano stati condannati per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione;
  • nei cui confronti sia verificata l’esistenza di una causa ostativa ai sensi della disciplina antimafia;
  • che si trovino in altre condizioni previste dalla legge come causa di incapacità a beneficiare di agevolazioni finanzi



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