Spotify gratis con ascolto (quasi) libero, la svolta e le nuove funzionalità


Niente più lunghe attese prima di poter scegliere una canzone su Spotify. La piattaforma leader al mondo della musica in streaming ha annunciato la rimozione di buona parte dei paletti storici presenti nella versione gratuita, anche se con dei limitazioni giornaliere, sbloccando diverse funzionalità che fino a ieri erano riservate esclusivamente agli utenti a pagamento.

Tra queste la possibilità di cercare un brano, riprodurre il pezzo selezionato o condividerlo con gli amici. Una svolta per i non iscritti all’abbonamento premium, costretti da sempre ad accontentarsi della riproduzione di artisti, album e playlist in modalità casuale.

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La svolta di Spotify

La svolta è arrivata con un comunicato in cui il colosso svedese della musica ha da una parte ricordato le diverse novità destinate soltanto ai clienti premium e dall’altra ha dato il via libera alle vecchie funzionalità base per tutti. Una concessione agli utenti della versione gratuita che poco a che fare con la generosità del colosso.

Lo scorso anno la multinazionale ha fatto registrare il decimo anno di fila di ricavi in aumento, una crescita fondata principalmente sugli abbonati Premium, su cui Spotify ha aumentato i prezzi da settembre.

Una grossa fetta del su0 fatturato è però costituita anche dalle inserzioni pubblicitarie della versione free: soltanto nell’ultimo trimestre, infatti, gli utenti che utilizzano la piattaforma gratuitamente sono stati 433 milioni su un totale di 696 milioni. Una platea che permette al gigante streaming di spingere verso una raccolta pubblicitaria maggiore, che rappresenta circa l’11% dei ricavi.

Le nuove funzionalità della versione free

Come spiegato nel comunicato, Spotify ha sbloccato anche per l’abbonamento gratuito queste tre funzionalità:

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  • Pick & Play, scegli e riproduci
  • Search & Play, cerca e riproduci
  • Share & Play, condividi e riproduci

La prima darà la possibilità di scegliere e riprodurre qualsiasi canzone presente sulla piattaforma, la seconda di cercare e ascoltare un brano preferito, la terza di condividere le tracce o ascoltare quelle pubblicate da un artista sui social.

A seguito di questa rivoluzione, tra molti utenti è nato però il dubbio su quali differenze rimanessero effettivamente con il servizio a pagamento. La nota l’azienda non aveva specificato l’esistenza di limiti di tempo, che sono stati precisati in seguito con una dichiarazione rilasciata al portale The Verve:

Solo gli abbonati a Spotify Premium hanno il controllo completo sulla riproduzione e l’ascolto di brani musicali senza restrizioni. Con la nuova modalità gratuita, gli utenti mobile potranno selezionare qualsiasi brano o cercare quello che desiderano riprodurre, oppure, se non apprezzano un brano o vogliono semplicemente ascoltare il brano successivo, saltare il brano occasionale e continuare ad ascoltare. Ogni utente ha a disposizione un tempo giornaliero di ascolto on demand. Una volta raggiunto questo limite, gli utenti potranno effettuare solo sei salti all’ora.

Nonostante il chiarimento di Spotify, al momento non è stato però ancora chiarito quanto duri questo limite.





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