La Corte di Giustizia UE riconosce alle società di comodo italiane il diritto a detrarre l’IVA anche se non superano certe soglie di operatività. Questo apre concrete possibilità di rimborso per l’imposta precedentemente non detratta, sottolineando come il principio di neutralità del tributo prevalga sulle limitazioni interne e garantisca tutela fiscale anche ai soggetti non operativi.
IVA e società non operative: la Corte UE salvaguarda il diritto alla detrazione
L’IVA è un’imposta la cui disciplina è unionale e la principale fonte normativa è costituita dalla Direttiva n. 112/2006 del 28 novembre 2006. Uno dei principi essenziali è costituito dalla neutralità del tributo che, per tale ragione, non deve rappresentare un costo per gli operatori economici (imprese e esercenti arti e professioni).
La concreta attuazione del principio di neutralità avviene attraverso il meccanismo della detrazione (ex art. 19 del D.P.R. n. 633/1972). L’IVA assolta a monte all’atto degli acquisti di beni e servizi inerenti, cioè, impiegati nell’esercizio dell’attività è detraibile, costituisce un credito di pari entità nei confronti de
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