Pensioni, ipotesi fondo di garanzia Pmi per spingere la previdenza integrativa


Ripristinare il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese che, permettendo alle aziende di accedere a finanziamenti agevolati e coperti, le metta nelle condizioni di liberare il tfr dei propri dipendenti verso i fondi pensione, favorendo l’adesione alla previdenza complementare.

LE PROPOSTE

Trasforma il tuo sogno in realtà

partecipa alle aste immobiliari.

 

U na proposta sulla quale convergono le forze di maggioranza. Non chiude all’ipotesi Marco Osnato, esponente di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Finanze della Camera. Viene letta con interesse anche da Claudio Durigon, sottosegretario leghista al Lavoro: «sicuramente è un tema fondamentale», ha commentato anche lui, come Osnato, a margine di un convegno promosso da Arca Fondi, guidato da Ugo Loeser, assieme a Itinerari Previdenziali, centro studi presieduto da Alberto Brambilla. Un appuntamento a cui ha partecipato, tra gli altri, il presidente della Covip, l’autorità di vigilanza sui fondi pensione, Mario Pepe.

«È utile dare un vantaggio a queste aziende che in taluni casi si autofinanziano con il trattamento di fine rapporto dei lavoratori» e quindi «dare la possibilità di avere questi finanziamenti con un fondo di garanzia che possa agevolare l’investimento nel tfr», ha aggiunto Durigon.

L’idea è quindi di mettere nuovamente in campo il fondo abolito nel 2006 anche partendo da alcuni dati. Il tasso di adesione alla previdenza complementare dei lavoratori delle aziende con meno di 50 dipendenti è inferiore di 10 volte rispetto a quello delle imprese di medie e grandi dimensioni.

In vista della stesura della prossima legge di Bilancio si lavora per potenziare l’afflusso di iscritti ai fondi pensione e alla previdenza complementare. Pepe, nell’arco del suo mandato di sette anni alla presidenza Covip, punta a raddoppiare il numero degli iscritti, oggi 10 milioni.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

«Un tema della prossima manovra sarà il rafforzamento del secondo pilastro pensionistico», ha aggiunto il sottosegretario al Lavoro. «Abbiamo diverse idee che possiamo mettere in campo anche in questa finanziaria, ma sarà un progetto di anni».

Tra le altre proposte sul tavolo ci sono l’adesione obbligatoria ai fondi da parte dei giovani che entrano nel mondo del lavoro, l’uso del tfr per facilitare l’uscita anticipata, interventi sull’aumento dell’importo della quota versata a un fondo pensione che è possibile portare in detrazione.

Durante il convegno sono stati avanzati anche altre soluzioni. Si parla del rilancio del cosiddetto semestre di silenzio assenso all’aumento della soglia di patrimonio che i fondi pensione possono investire in economia reale. Altra idea sul tavolo, promossa anche dalla commissione Enti previdenziale del Parlamento, è la possibilità di entrate di default in un fondo pensione con un sistema che privilegia comparti più redditizi o più garantiti a seconda dell’età.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leggi l’articolo completo su
Il Messaggero



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta

 

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta