Cucine popolari, imprese coinvolte nel progetto della Camera di Commercio


Una giornata di lavoro fuori dall’ufficio, lontano da scrivanie e computer, per mettersi a disposizione dei più fragili. È questa l’idea alla base del progetto pilota di volontariato formativo d’impresa lanciato dalla Camera di Commercio di Padova.

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Il bando, pubblicato nei giorni scorsi, è rivolto a quattro realtà imprenditoriali del Veneto – micro, piccole o medie – che vorranno sperimentare questa formula innovativa di responsabilità sociale.

L’iniziativa, unica a livello regionale, prevede per le aziende selezionate formazione gratuita sui temi ESG (responsabilità sociale, ambientale ed economica) e il coinvolgimento dei dipendenti in attività di servizio nelle Cucine popolari gestite dalla Fondazione Nervo Pasini. Le ore di volontariato saranno riconosciute come ore di lavoro. Ogni impresa avrà un percorso personalizzato, con la possibilità di coinvolgere i collaboratori in una o più giornate.

La pubblicazione del bando rappresenta la seconda fase di un progetto attivato in collaborazione con Fondazione Nervo Pasini, che gestisce le Cucine economiche popolari, e con Fondazione Human Foundation. Un percorso avviato alla fine del 2024 quando i collaboratori della Camera di Commercio di Padova sono stati coinvolti per primi nell’attività di servizio.

«Si tratta di un’esperienza che ha lasciato il segno – spiega Antonio Santocono, Presidente della Camera di Commercio di Padova –. Abbiamo raccolto una risposta superiore alle aspettative, con l’adesione di oltre 40 nostri collaboratori che ci hanno restituito un feedback molto positivo. L’iniziativa si è rivelata un’occasione di formazione umana significativa e ha offerto l’opportunità di conoscere da vicino una realtà che ha un impatto sociale positivo molto importante per il nostro territorio».

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«Il Volontariato formativo d’impresa rappresenta prima di tutto un’occasione di crescita personale – commenta don Luca Facco, presidente della Fondazione Nervo Pasini – che si traduce in crescita professionale sul piano di quelle che in gergo si chiamano soft skills, ossia quelle competenze trasversali di tipo relazionale, comunicativo, emotivo, che hanno un ruolo strategico nel benessere di un’organizzazione e nei processi interni. Vivere l’esperienza all’interno delle Cucine significa, infatti, mettersi prima di tutto a confronto con se stessi, con le proprie capacità di comprensione dell’altro, di gestione dei conflitti, di saper far fronte a situazioni stressanti, oltre a conoscere dal di dentro una realtà che opera nel territorio per sostenere e aiutare le persone più fragili e vulnerabili. È un’occasione virtuosa in cui s’incrociano diverse dimensioni: l’impegno sociale di un’azienda, la partecipazione civica delle singole persone e i processi di apprendimento che nascono vivendo l’esperienza diretta».



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