Dove trovare le risorse per mettersi in proprio
Lo startupper che punta a far crescere l’idea molto rapidamente con l’obiettivo dell’Exit, vende spesso solo il seme del business, la start up in fase pre-seed o seed. Quando il venture capitalist non compra ma è finanziatore, presidierà il business strettamente, investendo le risorse necessarie. Diverso è invece il caso del neo imprenditore che realizza il sogno di una vita, magari dopo anni di lavoro dipendente, investendo nel progetto i risparmi propri e anche quelli di famiglia. Cerca finanziamenti e possibilmente a contributi a fondo perduto. Il sistema delle Camere di Commercio con gli Sportelli Nuova Impresa offre supporto nell’accesso alle agevolazioni con la piattaforma start.portaleagevolazioni.eu, per individuare la misura di sostegno più adatta ai costi da coprire. Vi sono contributi a fondo perduto disponibili a livello regionale, tramite bandi finanziati anche con risorse comunitarie e ci sono i voucher digitali delle Camere di commercio, per lo sviluppo di progetti innovativi. A livello nazionale il Ministero delle Imprese e del Made in Italy offre diverse agevolazioni in via diretta o tramite la finanziaria Invitalia, quale ad esempio il fondo Smart & Start Italia. E poi ci sono la associazioni di categoria dei diversi settori, che possono affiancare i neo imprenditori favorendone l’accesso al credito tramite le strutture finanziarie dei confidi, che analizzano il fabbisogno finanziario e beneficiano di convenzioni agevolate per il credito bancario degli associati o accompagnano gli imprenditori nelle richieste di finanziamento agevolate dai fondi di rotazione regionali.
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