Un fatturato aggregato di 10 miliardi di euro: è il valore espresso dalle circa 1.400 aziende del settore tecno-lapideo che dal 23 al 26 settembre hanno scelto Marmomac per promuovere il proprio business.
Una community di imprese leader che parla oltre cinquanta lingue, con più di due terzi degli espositori (66%) provenienti dall’estero, a conferma della vocazione globale di un appuntamento che trasforma la fiera di Verona per quattro giorni nella capitale internazionale di marmi, graniti, pietre ornamentali e tecnologie di lavorazione all’avanguardia.
Sono 12 i padiglioni da visitare, a cui si aggiungono 8 aree esterne e, per la prima volta, gli spazi delle Gallerie mercatali, per un totale di oltre 76mila metri quadrati espositivi.
Alla presentazione della 59ª edizione di Marmomac, avvenuta martedì a Milano, hanno partecipato Federico Bricolo, presidente di Veronafiere; Barbara Ferro, amministratrice delegata di Veronafiere; Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere; Valeria Santolin, exhibition manager area B2B di Veronafiere; Francesca Zivelonghi, event manager di Marmomac; Flavio Marabelli, presidente onorario di Confindustria Marmomacchine; e Emanuele Di Faustino, responsabile Industria, Retail e Servizi di Nomisma.
«Marmomac non è soltanto una fiera – ha spiegato Federico Bricolo, presidente di Veronafiere – ma la piattaforma dove il comparto lapideo dialoga con il mondo, unendo eccellenza industriale, ricerca tecnologica e cultura. In un contesto globale segnato da dazi, conflitti e geografie logistiche sempre più variabili, Marmomac si propone quindi come punto di riferimento stabile, in cui il settore rafforza alleanze strategiche e si apre a nuovi mercati».
Marmomac si conferma un osservatorio unico sul comparto a livello mondiale. Anche in questa edizione alle porte, l’Italia rimane il primo Paese espositore con 468 aziende, seguita dalla Cina con 250, dalla Turchia con 142, dalla Spagna con 70 e dall’India con 62: una istantanea che fotografa i reali equilibri competitivi del settore.
«Il valore economico delle imprese presenti – ha commentato Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere – racconta un ecosistema che trova nella fiera non solo un acceleratore di crescita e di contatti internazionali, ma anche una piattaforma strategica per cogliere le prospettive offerte dall’innovazione tecnologica. Qui le aziende possono trasformare queste spinte in nuove direzioni di business e in un rafforzamento della propria competitività».
Con il supporto di ITA-Italian Trade Agency e la partnership con Confindustria Marmomacchine, Marmomac 2025 accoglie delegazioni di operatori e decision maker da più di 40 mercati – dalle Americhe all’Asia, dall’Africa all’Europa – con un focus mirato sulla Penisola Arabica. Secondo l’ultima ricerca di Nomisma per Marmomac, infatti, le importazioni di pietra naturale nell’area del Golfo hanno superato 1,3 miliardi di euro nel 2024 (+29% sul 2019) e, grazie a progetti di real estate e hospitality da oltre 1.600 miliardi di dollari, la regione si conferma uno dei mercati più dinamici per il settore lapideo. L’Italia qui si posiziona come secondo esportatore dopo la Cina, con una quota in crescita in Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Bahrein.
È proprio sull’analisi costante dei dati che Marmomac ha costruito il suo programma di incoming, selezionando operatori da Paesi come Stati Uniti, Canada, Cina, India, Qatar, Brasile, Singapore, Algeria, Vietnam, Australia e molti altri. Gli incontri B2B organizzati sono andati sold out in pochi giorni, a conferma della forte domanda di matching qualificato per sviluppare nuovi accordi commerciali e opportunità di export.
La forza di Marmomac, inoltre, sta anche nel saper sviluppare la dimensione culturale come leva per il business. Ne è esempio The Plus Theatre, cuore creativo della rassegna, che propone mostre, installazioni e talk con università e designer da tutto il mondo, trasformando la pietra naturale in linguaggio di progetto e strumento di ricerca che esplora nuove tendenze come la sostenibilità dei materiali. Dal 1998, inoltre, la Marmomac Academy offre percorsi di formazione accreditati a livello internazionale per architetti e progettisti, rafforzando il legame tra manifattura, design e nuove generazioni.
Un modello che il Gruppo Veronafiere ha portato oltre i confini italiani, con il debutto di Marmomac Brazil, quest’anno a San Paolo, e missioni commerciali negli Stati Uniti e in Medio Oriente. È la conferma di una strategia in cui Verona resta il baricentro di un network fieristico internazionale che, anno dopo anno, consolida la leadership mondiale per la pietra naturale.
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