Il governo di Meloni sta lavorando a un piano preliminare per ottenere 1,5 miliardi di euro aggiuntivi dalle banche italiane nel 2027, attraverso il rinvio delle loro detrazioni fiscali. A riportare la notizia è Bloomberg, secondo cui l’esecutivo italiano starebbe valutando di prorogare la misura per un ulteriore anno, portando così il gettito complessivo a circa 3 miliardi di euro nei prossimi due anni. La mossa garantirebbe maggiore liquidità allo Stato, ma a scapito – almeno temporaneamente – dei margini degli istituti di credito, che comunque avrebbero diritto a recuperare integralmente i crediti fiscali alla scadenza del rinvio.
Il governo ha già congelato per il 2025 e il 2026 le cosiddette deferred tax assets (DTA), ovvero i crediti derivanti da perdite pregresse che le banche possono utilizzare negli anni successivi per abbattere le imposte. Il blocco temporaneo si traduce in un aumento del prelievo fiscale nell’immediato, ma senza effetti nel lungo periodo, perché gli istituti potranno compensare successivamente. “Si tratta soltanto di una delle ipotesi in esame e al momento non ci sono ancora calcoli definitivi. Dobbiamo sederci con le banche e affrontare la questione”, ha dichiarato il ministero dell’Economia a Bloomberg.
La misura, evidenzia ancora l’agenzia, si inserisce in un contesto politico complesso: Meloni punta a ridurre il debito e rassicurare i mercati, mentre la Lega di Matteo Salvini insiste perché anche le banche facciano la loro parte. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti cerca una soluzione di compromesso.
L’agenzia ricorda che nel 2023 un’imposta straordinaria aveva fatto crollare i titoli bancari, costringendo il governo a un passo indietro. Per compensare, è stata poi sospesa la possibilità di compensare le perdite con i profitti nel 2025 e 2026, con un gettito atteso di circa 4 miliardi. Ora, spiega Bloomberg, si valuta di estendere il meccanismo al 2027.
Il governo cercherà il via libera degli istituti senza nuove tensioni: Salvini ha già detto di voler incontrare gli amministratori delegati, “certo che le banche contribuiranno”. Giorgetti, conclude Bloomberg, ha escluso sacrifici per i cittadini, segnalando che eventuali misure riguarderanno piuttosto le imprese, mentre l’esecutivo prepara un taglio dell’Irpef in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.
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