Bonus disagio fisico 2025, a chi spetta e come si richiede — idealista/news


I clienti domestici di un servizio di fornitura di energia elettrica, malati gravi per la cui cura e assistenza sia richiesto l’utilizzo di apparecchiature elettromedicali salvavita, sono i destinatari di un bonus per il disagio fisico. Allo stesso modo, lo sono anche i clienti domestici presso i quali vive un soggetto affetto da grave malattia e che, pertanto, consuma quantità rilevanti di energia elettrica.

L’agevolazione consiste in un bonus sociale, talvolta aggiuntivo rispetto all’erogazione del contributo spettante per le difficoltà economiche (non più di salute) vissute dalle famiglie nel pagamento delle bollette. Ecco chi sono i destinatari del bonus per il disagio fisico 2025 e come richiederlo.

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Chi ha diritto al bonus per disagio fisico?

Anche per il 2025 il bonus disagio fisico è stato confermato come agevolazione che non richiede un rinnovo annuale perché la sua erogazione avviene in maniera automatica fino alla cessazione dell’utilizzo delle apparecchiature elettromedicali necessarie per tenere in vita la persona malata.

Per farne richiesta occorre presentare la domanda al comune di residenza o a un Centro di Assistenza Fiscale (CAF), allegando la certificazione dell’Asl che attesti la grave condizione di salute, la necessità dell’uso dell’apparecchiatura, le caratteristiche della stessa e l’indirizzo dell’installazione.

L’elenco delle apparecchiature si può reperire all’interno del decreto del Ministero della Salute del 13 gennaio 2011. Tutte le informazioni sul bonus di disagio fisico sono reperibili sul portale dell’ARERA, nella sezione “Area per il consumatore” relativa alle agevolazioni da richiedere per le gravi condizioni di salute.

Come ottenere il bonus energia 2025?

L’accesso al bonus sociale 2025 necessita della trasmissione della richiesta al Comune di residenza della persona titolare del contratto di fornitura del servizio di elettricità. La domanda può essere presentata anche da un soggetto differente dal malato, spesso impossibilitato a inoltrare la pratica che richiede pure un corposo elenco di documenti. In alternativa, l’istanza può essere indirizzata anche a enti designati dal Comune stesso.

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Per esempio, può andare bene recarsi presso un CAF abilitato o una comunità montana. È importante rilevare che, tra i documenti richiesti, non occorre trasmettere l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). Lo Stato, infatti, riconosce l’aiuto nel pagare le bollette a prescindere dai redditi del beneficiario per il semplice fatto che l’utilizzo di macchinari salvavita comporta un consumo elevato di energia elettrica.

Bonus disagio fisico 2025, quali documenti servono

Affinché la domanda del bonus sul disagio fisico possa essere accettata dall’ente incaricato di recepirla, occorre prestare attenzione alla modulistica del bonus elettrico per il disagio fisico da produrre. 

Nel dettaglio, il documento principale è l’Allegato B, predisposto ai sensi dei decreti interministeriale 28 dicembre 2007, del Ministero della Salute 13 gennaio 2011 e del Ministero dello Sviluppo Economico 29 dicembre 2016. Ai fini della compilazione del documento occorre riportare:

  • i dati anagrafici del richiedente;
  • la tipologia di domanda (se nuova o per variare la localizzazione o la composizione delle apparecchiature elettromedicali, per esempio aggiungendone una nuova);
  • l’indirizzo della fornitura del servizio di energia elettrica;
  • l’eventuale nominativo e codice fiscale del soggetto richiedente se differente dall’utilizzatore delle apparecchiature;
  • i recapiti per le comunicazioni.

Dove trovare l’Allegato B

All’Allegato B, reperibile sul portale dell’ARERA, deve essere aggiunto, oltre al documento di identità del richiedente e del malato, se persona diversa dal richiedente, anche il certificato dell’Asl utile per la domanda del bonus per il disagio fisico che attesti:

  • la situazione di grave condizione di salute;
  • la necessità dell’utilizzo di apparecchiature elettromedicali salvavita;
  • il tipo di apparecchiature;
  • per quante ore si utilizzano al giorno;
  • l’indirizzo presso il quale sono localizzate.

Come funziona il bonus sociale 2025?

Una volta presentata, la pratica deve superare una serie di controlli per verificare la sussistenza dei requisiti del bonus disagio fisico del 2025. Solo al termine delle verifiche il richiedente riceve il bonus direttamente in bolletta. In genere occorrono due mesi dalla presentazione della richiesta.

In ogni modo, il cliente riceve una comunicazione sia per l’accettazione della domanda che per il rigetto della stessa. Quando l’agevolazione è in fase di erogazione, all’interno della bolletta sono evidenziati i dettagli e l’importo erogato. Inoltre, il richiedente può verificare lo stato della pratica:

  • presentandosi di persona presso l’ente dove è stata inoltrata la richiesta;
  • contattando il numero verde 800 166 654;
  • controllando sul portale del Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle Tariffe Energetiche (SGAte), reperibile da un motore di ricerca digitando “bonus energia Anci” ed entrando nella sezione “Controlla online la tua pratica”.

Qual è l’importo del bonus per il disagio fisico

Il valore del bonus sociale elettrico è stabilito dall’ARERA in base ai criteri previsti dalla normativa. Essenzialmente, l’importo dell’agevolazione dipende da tre fattori:

  • dalla potenza contrattuale;
  • dalla tipologia di apparecchiature elettromedicali salvavita usate;
  • dal tempo giornaliero di utilizzo.

Considerando questi tre fattori, il Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle Tariffe Energetiche calcola qual è lo sconto spettante. Sul portale SGAte si può utilizzare anche un simulatore che aiuti a capire qual è l’entità del bonus spettante.

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Fasce e valore spettante

È utile sapere che, nel caso in cui l’Asl, in fase di compilazione del modello che attesti le condizioni di salute del richiedente, non barri le caselle riguardanti i macchinari e le ore di utilizzo, l’importo spettante è quello minimo. Il valore, in ogni modo, va a scontare direttamente i costi presenti sulla bolletta della luce, non in un’unica soluzione, ma in maniera diluita sui consumi delle 12 mensilità successive al mese di presentazione della richiesta. 

Di seguito, si può prendere visione del valore del bonus luce 2025 per il disagio fisico in vigore dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025 in base ai dati forniti da ARERA.

Extra consumo rispetto a utente tipo
(2700/kWh/anno)
Fasce di potenza in kW Bonus ordinario (euro all’anno per punto di prelievo) Esempio di fatturazione mensile ai valori del 2025 (dati in euro)

FASCIA MINIMA
fino a 600 kWh/anno

 

 

fino a 3 kW                  167,9                        13,8
3,5 kW                 208,05                        17,1
4,0 kW                 222,65                        18,3
a partire da 4,5 kW                  237,25                        19,5

FASCIA MEDIA
tra 600 e 1200 kWh/anno

 

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fino a 3 kW                 335,8                        27,6
3,5 kW                 361,35                        29,7
4,0 kW                 375,95                        30,9
a partire da 4,5 kW                390,55                        32,1

FASCIA MASSIMA
oltre 1200 kWh/anno

 

 

fino a 3 kW                500,05                        41,1
3,5 kW                514,65                       42,3
4,0 kW                529,25                       43,5
a partire da 4,5 kW                 543,85                       44,7



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