Le imprese attive ad Ascoli
Piceno sono costrette a lavorare fino al 5 luglio solo per
pagare tasse e contributi previdenziali. È quanto emerge da uno
studio della Cn nell’ambito dell’Osservatorio sulla tassazione
delle piccole imprese redatto dal dipartimento Politiche fiscali
e societarie Cna, giunto alla settima edizione, e accompagnato
dallo slogan “Comune che vai, Fisco che trovi”, a sottolineare
le notevoli variazioni in termini di pressione fiscale a cui le
imprese italiane attive nei diversi capoluoghi di provincia sono
sottoposte.
Tra i 114 capoluoghi di provincia italiani, Ascoli si colloca
al 35/o posto per minore incidenza di tasse e contributi su
reddito di impresa e reddito disponibile, compiendo un passo
avanti rispetto alla 42/a posizione registrata nello studio
pubblicato nel 2023.
A fare la differenza tra un comune e l’altro sono
principalmente le addizionali regionali e comunali sul reddito,
l’Imu e l’imposizione per raccolta e gestione rifiuti, che in
base a quanto evidenziato dal rapporto hanno un peso più elevato
nelle province dove è minore l’efficienza della gestione e della
qualità dei servizi offerti a cittadini e imprese.
Nel caso di Ascoli come degli altri capoluoghi italiani,
l’indagine elaborata da Cna prende a modello un’impresa
rappresentativa per l’anno 2024. Trattasi di un’azienda
individuale, che utilizza un laboratorio artigiano di 350 metri
quadri e un negozio di proprietà destinato alla vendita di 175
metri quadri, con valori immobiliari di 500mila euro, ricavi per
431mila euro, costi del personale pari a 165mila euro per 4
operai e un impiegato e, infine, un reddito d’impresa di 50mila
euro.
Conti alla mano, tra Imu e Tasi l’impresa ascolana tipo versa
4.186 euro, a cui vanno aggiunti 1.674 euro di Tari. Sul fronte
previdenziale, i contributi Ivs (Invalidità, Vecchiaia,
Superstiti) ammontano a 10.601 euro, mentre l’Irpef equivale a
8.378 euro, con un’addizionale regionale pari a 468 euro e una
comunale di 268 euro. Al netto del carico fiscale, il reddito
disponibile dell’imprenditore è stimato in 24.415 euro sui
50mila euro lordi iniziali.
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