Nel pieno della raccolta di mele e pere, due aziende agricole del Pinerolese sono finite sotto la lente dei carabinieri. A condurre le verifiche sono stati i militari di Pinerolo, insieme al Nucleo Ispettorato del Lavoro di Torino e al personale tecnico dell’Ispettorato dell’Area Metropolitana, nell’ambito di una serie di controlli mirati al contrasto del lavoro irregolare in agricoltura. Le ispezioni hanno riguardato due imprese frutticole, a Bibiana e a Cavour. A Bibiana, è stato scoperto un lavoratore in nero, mai comunicato al Centro per l’impiego, privo di visita medica e senza alcuna formazione obbligatoria. A Cavour, su dodici rapporti di lavoro verificati, cinque dipendenti risultavano privi della formazione e dell’informazione previste per legge. Per entrambe le aziende sono scattati provvedimenti prescrittivi per la regolarizzazione delle posizioni lavorative, oltre a sanzioni amministrative per un totale di circa 7.000 euro. I due titolari sono stati denunciati all’autorità giudiziaria. «Il Piemonte non può e non deve tollerare zone d’ombra – ha commentato Elena Chiorino, vicepresidente della Regione e assessore al Lavoro –. La lotta al caporalato e ad ogni forma di sfruttamento è una battaglia di civiltà che come Regione portiamo avanti senza compromessi». Un ringraziamento, da parte dell’assessora, è andato all’Arma dei Carabinieri per il lavoro di controllo sul territorio.
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