Firenze, 12 settembre 2025 – una class action da 1,5 milioni di euro è stata presentata da 15 esercenti supportati da Confcommercio.
“La class action intentata dai commerciati di piazza San Marco e via Cavour nei confronti del Comune è figlia della politica di questi anni delle giunte di sinistra: ignorare le necessità di chi si trova a subire i disagi dei cantieri, con attività commerciali (vedi lo storico Chalet Fontana) a concreto rischio chiusura. Non fosse stato per la battaglia che Fratelli d’Italia, col sottoscritto in prima linea, ha fatto nello scorso mandato, non sarebbero arrivati neppure quegli sgravi del 50% su Cosap e Tari che, ancorché non erogati per 26 mesi, sono comunque dovuti dal Comune.
La cosa che tuttavia troviamo ancora più grave in questa vicenda, è che gli sgravi non vengano riconosciuti d’ufficio, ma che serva un complicato iter burocratico che non tutti i commercianti hanno fatto, per scarsa comunicazione da parte dell’amministrazione o per difficoltà di accesso alla complessa modulistica. Come anche il nostro gruppo in Palazzo Vecchio in questo mandato ha già fatto, torniamo a chiedere che gli sgravi vengano riconosciuti automaticamente, senza costringere ad affrontare i labirinti della burocrazia chi lavora e subisce danni dai cantieri.
E questa vicenda sia di monito e di sprone al Comune. A poco servono i proclami della giunta, l’ultimo lo scorso maggio, sulle promesse di sgravi alle attività: si proceda da subito in modo radicalmente diverso per le attività colpite dai cantieri a Gavinana e in viale Europa: si riconosca il 100% di sgravio come la legge permette di fare, e lo si faccia d’ufficio. Solo così l’amministrazione potrà dire di essere concretamente andata incontro a commercianti e artigiani. Altrimenti si ripeterà il copione di sempre: un Comune sordo alle esigenze di chi garantisce posti di lavoro e paga le tasse, e attento solo alla posa dei binari” dichiara il candidato consigliere regionale di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai.
“È sacrosanta la class action avviata dai commercianti di piazza San Marco e via Cavour. Esprimiamo pieno sostegno a chi ha deciso di ricorrere alle vie legali dopo anni di promesse mai mantenute sui rimborsi per i gravi disagi creati dai cantieri della tramvia. Non si possono scaricare sulle imprese le conseguenze di lavori pubblici gestiti senza programmazione: errare è umano, perseverare è diabolico” dice Sheila Papucci, responsabile del Dipartimento Imprese di Fratelli d’Italia Firenze “Il problema non sono solo i rimborsi della Tari e della Cosap, ma il mancato guadagno di anni di lavoro, i danni subiti e l’assenza di un piano serio di mitigazione. Le imprese non possono essere lasciate sole”.
“Chiediamo che il Comune apra un tavolo di confronto vero con le categorie e metta a disposizione risorse adeguate, non spiccioli. Firenze – conclude Papucci – non può permettersi di perdere altre attività storiche per colpa di lavori pubblici gestiti senza programmazione e senza ascolto”.
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