Round da 10 milioni da investitori USA per Ulisse Biomed


Il settore delle biotecnologie in Italia è sempre più strategico: con 4.888 imprese e oltre 80mila addetti, nel 2023 ha fatturato 47,5 miliardi di euro ed è destinato a un’espansione ancora maggiore. L’European Biotech Act, atteso nel 2026, intende semplificare il quadro normativo delle biotecnologie per favorire l’innovazione e rafforzare la competitività delle aziende europee; inoltre si stima che, entro il 2035, la domanda di lavoro aumenterà per circa il 61% delle professioni biotech. A questa spinta, si affianca un vivace trend sul fronte finanziario: nei primi sei mesi del 2025, le startup italiane della biotecnologia hanno raccolto 127 milioni di euro in investimenti di venture capital – in crescita dal momento che in tutto il 2024 avevano raccolto un totale di circa 221 milioni. Dal 2022 il totale raccolto nel settore ha superato 730 milioni di euro. In questo scenario di forte sviluppo, i capitali esteri guardano con sempre maggiore interesse alle società biotech italiane. È il caso del family office statunitense Global Corporate Finance, che ha siglato con Ulisse Biomed un accordo che permetterà alla biotech company di ottenere una posizione di leadership nel settore: GCF si impegna a sottoscrivere azioni di Ulisse Biomed fino a 10 milioni di euro.

La flessibilità assicurata da questo strumento di finanziamento permetterà ad Ulisse Biomed di richiedere i fondi in maniera mirata per i progetti strategici della società: tra questi ci sono lo sviluppo di una piattaforma di automazione proprietaria; il consolidamento della posizione di leader di mercato per i test genetici decentralizzati, lo sviluppo commerciale verso nuove aree geografiche, tra cui Nord e Sud America.

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“Il fattore primario che ha guidato la nostra decisione di investire in Ulisse è la sua posizione di leadership tecnologica in un mercato di riferimento per i test diagnostici PCR che vale 9,9 miliardi di dollari all’anno. Le soluzioni dell’azienda sono state validate e adottate dal governo canadese durante la pandemia per il COVID e da una delle più prestigiose fondazioni filantropiche per il monitoraggio della malaria. A nostra conoscenza, è l’unica azienda in grado di fornire un risultato PCR in piccoli lotti, anche su dispositivi portatili, in meno di 3 ore e senza costi aggiuntivi rispetto allo standard di settore, che prevede l’uso di laboratori centralizzati ad alta intensità di capitale”, dichiara Franco Scalamandre, Presidente di Global Corporate Finance. “L’azienda ha enormi opportunità di crescita in termini di nuove applicazioni, espansione geografica e integrazione verticale. Il nostro piano è supportare l’azienda con un finanziamento a lungo termine non diluitivo, affinché possa dimostrare con elevata certezza di poter raggiungere i suoi specifici obiettivi operativi a 3 anni.”

“La firma di questo accordo giunge in un momento cruciale e strategico per la nostra azienda. L’intesa mette a disposizione uno strumento di finanziamento estremamente flessibile che ci consentirà di accedere a nuove risorse nei prossimi 30 mesi decidendo noi stessi se e quando utilizzarle, in base alle reali necessità della società”, dichiara Nicola Basile, CEO di Ulisse Biomed. “Questo ci permetterà di proseguire l’attuazione del nostro piano industriale e di accelerare lo sviluppo su tutte le linee strategiche. Le risorse raccolte saranno, infatti, destinate a sostenere la crescita su più fronti: dal potenziamento di una nuova piattaforma proprietaria di automazione, al consolidamento della nostra leadership nell’ambito dei test genetici decentralizzati, rapidi e a basso costo; l’accordo ci fornirà inoltre il supporto necessario per entrare ulteriormente nel settore del microbiota, dove l’ottimizzazione del microbioma mostra enormi potenzialità per migliorare la salute umana. Infine, grazie al round potremo accelerare le attività commerciali e rafforzare la nostra presenza internazionale”.

Da oltre 20 anni a fianco delle aziende, il family office statunitense Global Corporate Finance ha scelto di investire in Ulisse Biomed attraverso la sottoscrizione di azioni di nuova emissione sino a un importo massimo di 10 milioni di euro su un arco temporale di 30 mesi; le singole tranche possono essere attivate in qualsiasi momento durante questo periodo, a discrezione di Ulisse Biomed. Questo garantisce la possibilità di reperire capitali in modo più rapido e sostenibile rispetto a forme di finanziamento tradizionali, accedendo a risorse rilevanti in maniera poco diluitiva verso gli azionisti esistenti.

L’accordo prevede, inoltre, l’emissione di Warrant: questi saranno assegnati gratuitamente a GCF con l’obiettivo di incentivare un impegno di lungo periodo nei confronti di Ulisse Biomed. Il prezzo di esercizio di 2,04 euro per azione, fissato a un livello significativamente superiore alle attuali quotazioni, garantirà infatti l’immissione di nuovo capitale solo nel caso di un apprezzabile incremento del valore del titolo in Borsa.

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Le risorse finanziarie raccolte saranno destinate al sostegno del piano industriale e ai progetti di crescita organica dell’azienda. Insieme all’espansione commerciale in nuove aree geografiche fuori dell’Europa, Ulisse Biomed intende potenziare ulteriormente la propria tecnologia per migliorare l’esperienza dell’utente e consentire il raggiungimento di una gamma più ampia di laboratori e clienti.

I nuovi fondi saranno quindi impiegati per sviluppare una piattaforma di automazione proprietaria da integrare a Hyris System, soluzione di Ulisse Biomed che consente di analizzare geneticamente campioni biologici in qualsiasi ambiente, con applicazioni in vari ambiti: ad esempio, in un progetto internazionale di sorveglianza attiva della diffusione della malaria, l’adattamento di Hyris System ha consentito la diagnosi in tempo reale della resistenza delle zanzare agli insetticidi e altri parametri. Ulisse Biomed proseguirà, inoltre, nella ricerca e sviluppo sui test genetici decentralizzati, rapidi e a basso costo, fondamentali per la diagnosi nell’ambito delle malattie infettive. I capitali verranno infine impiegati per il finanziamento di operazioni straordinarie per rafforzare la competitività, investimenti per il consolidamento della ricerca e sviluppo, supporto al business ordinario e al mantenimento di un’adeguata struttura patrimoniale.



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