Reti elettriche in Spagna, aumento del 62% degli investimenti


La proposta del governo consentirebbe un aumento degli investimenti nelle reti di distribuzione locali pari a 7,7 miliardi di euro rispetto ai limiti attuali. Gli investimenti nella rete di trasporto, che permette di immettere l’energia in arrivo dalle centrali elettriche nella rete locale, aumenterebbero invece di 3,6 miliardi di euro.

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Il governo di Madrid vuole aumentare gli investimenti nelle reti elettriche in Spagna. ll Ministro dell’Energia, Sara Aagesen, ha annunciato un aumento del 62% del limite massimo agli investimenti privati aziendali di qui al 2030 nel tentativo di attirare nuovi finanziamenti. Il Ministro ha detto di aspettarsi investimenti sulla rete principale pari ad oltre 13 miliardi di euro tra il 2025 e il 2030. Il grande blackout avvenuto nella penisola iberica il 28 aprile scorso aveva riaperto il dibattito sulla necessità di maggiori investimenti nelle reti elettriche spagnole.

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In base alla legge vigente, ogni anno le compagnie energetiche possono immettere nelle reti una quantità limitata di denaro, che corrisponde a una piccola percentuale del prodotto interno lordo nazionale. A sostenere i costi sono infatti i consumatori attraverso il pagamento delle bollette.

Nuovi investimenti nelle reti elettriche in Spagna

La proposta invece consentirebbe un aumento degli investimenti nelle reti di distribuzione locali pari a 7,7 miliardi di euro rispetto ai limiti attuali. Gli investimenti nella rete di trasporto, che permette di immettere l’energia in arrivo dalle centrali nella rete locale, aumenterebbero di 3,6 miliardi di euro, secondo quanto affermato dal Ministro Aagesen. A gestire la rete principale è l’operatore REE, di proprietà di Redeia, deputato a mettere in partica gli investimenti in base a quanto previsto dai piani governativi. Le compagnie elettriche, come Iberdrola ed Endesa, invece, controllano e investono nelle reti di distribuzione locali, quelle che trasportano l’elettricità ai consumatori finali.

Il Ministro dell’Energia ha spiegato che la Spagna si aspetta una domanda di 27,7 GW di nuova potenza fino al 2030, proveniente, ad esempio, dai data center. Il vasto incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili in Spagna, registrato negli ultimi anni, ha consentito di abbassare i prezzi dell’energia che si ottiene dalle FER, generando un certo interesse tra gli investitori, come ha sostenuto lo stesso Ministro.

Per realizzare quanto annunciato e garantire l’ottimizzazione dell’uso delle reti elettriche in Spagna il governo istituirà un comitato ad hoc. Nel Paese l’accesso alla rete è stato esteso a quasi 43 GW di nuova domanda dal 2020 al 2024, ha fatto sapere ancora il Ministero dell’Energia.

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