Bando ISI INAIL, c’è tempo fino al 30 settembre 2025 per caricare i documenti in piattaforma, ultimo adempimento per accedere alle risorse.
Il bando ISI INAIL è un finanziamento con contributo a fondo perduto fino a 130.000 euro in favore delle imprese che investono in sicurezza e salute per i lavoratori. La copertura può arrivare al 65% dei costi sostenuti. Il bando ISI INAIL 2025 è aperto a tutte le imprese, di qualunque dimensione. In particolare imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (CCIAA) e gli Enti del Terzo Settore/organizzazioni no profit.
Non possono partecipare coloro che hanno ricevuto l’incentivo ISI INAIL 2021, 2022, 2023.
Ecco nel dettaglio chi deve caricare i documenti sulla piattaforma dell’INAIL negli ultimi giorni disponibili per non perdere i contributi a fondo perduto.
Bando ISI INAIL, ultimi giorni per caricare i documenti
I contributi a fondo perduto messi a disposizione dall’INAIL sostengono le aziende che realizzano interventi volti a ridurre i rischi, adottano tecnologie innovative e migliorano l’organizzazione del lavoro, con particolare attenzione alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.
Lo scorso 3 luglio 2025 è stata pubblicata la graduatoria dei beneficiari. In capo agli stessi c’è l’onere di caricare la documentazione comprovante gli interventi effettuati per migliorare la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Per determinare quali documenti devono essere caricati in piattaforma è necessario individuare la sigla attribuita in graduatoria alla propria istanza:
- S: domande ammesse definitivamente;
- S-REC: domande subentrate in posizione utile per l’ammissibilità al finanziamento, a seguito del recupero reso possibile dall’esclusione delle domande annullate per violazione delle Regole tecniche;
- N: domande definitivamente non ammissibili per carenza di fondi.
Le imprese a cui è stata assegnata la sigla S e S-REC devono caricare il modulo A e la documentazione delle spese sostenute.
Tutti i documenti devono essere caricati entro il 30 settembre 2025. L’iniziale termine del 3 settembre è stato, infatti, prorogato.
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