Alto Adige, le imprese «dribblano» i dazi Usa e l’export vola: nel secondo trimestre sfiorati i due miliardi, crescita del 3,8%


di
Enzo Coco

Sono i paesi extra Ue a trainare la crescita, mentre calano Germania e Francia. Confindustria: «Molte aziende hanno voluto anticipare l’introduzione dei dazi». L’assessore Galateo: «Smentito chi si augurava un crollo»

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Nel secondo trimestre 2025 le esportazioni dall’Alto Adige raggiungono il valore record di 1.980 milioni di euro, in aumento del 3,8% rispetto allo stesso trimestre del 2024. Lo si evince dai dati pubblicati dall’Istituto Provinciale di Statistica (Astat) che segnala come le esportazioni verso la Germania siano scese del 6,1%, mentre verso la Francia il calo è più marcato (-24,4%). Grande balzo in avanti delle esportazioni verso la Romania che crescono del 315,9% e quelle verso i Paesi Bassi del 16,2%; registrano un lieve incremento le esportazioni verso i Paesi europei non-UE (+0,6%), mentre al di fuori dell’Europa si rileva una crescita del 39,8% di merci esportate verso gli USA. Rispetto al settore di attività economica, si osserva un aumento significativo dell’export di mezzi di trasporto (85,5%); a fronte di una contrazione del 42,6% per quello degli Apparecchi elettrici. La Germania resta tuttavia il Paese in ambito europeo verso il quale si esporta di più (28,5%) seguita da Austria (9,0%), Romania (5,4%) e Francia (5,3%); il quinto posto è occupato dalla Svizzera (4,3%), primo tra i partner commerciali europei al di fuori dell’Unione Europea. Complessivamente, queste cinque nazioni assorbono oltre la metà delle esportazioni totali (52,5%). Al di fuori dell’Europa, la quota maggiore delle esportazioni è diretta verso l’America (11,0%) e l’Asia (7,1%). Gli Stati Uniti, con una quota pari all’8,1% del totale, assorbono quasi i tre quarti delle esportazioni dirette verso il continente americano e rappresentano il terzo mercato di sbocco per le merci altoatesine.

Cosa viene esportato

Sono i prodotti alimentari, bevande e tabacco (16,7%) a comandare la classifica dei prodotti esportati, seguiti dai macchinari e apparecchi non classificati altrove (14,6%), dai mezzi di trasporto (13,9%), dai prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca (13,7%), dai metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (11,8%), e dagli Apparecchi elettrici (11,5%). Rispetto al 2° trimestre 2024 vi sono aumenti per quattro dei sei settori più rilevanti: i mezzi di trasporto registrano la crescita più marcata (+85,5%), seguono i prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca (+20,2%), i macchinari e apparecchi e i prodotti alimentari, bevande e tabacco (entrambi del 7,0%). In controtendenza risultano gli Apparecchi elettrici (-42,6%) che precipitano dal primo posto del 2° trimestre 2024 al sesto, e i Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-2,3%).




















































«Le imprese hanno anticipato i dazi»

C’è particolare soddisfazione in Confindustria Alto Adige per i risultati sul mercato USA: «L’aumento delle esportazioni verso gli Stati Uniti – sottolinea il Presidente di Confindustra Alto Adige Alexander Rieper – è sicuramente dovuto anche al fatto che molte aziende hanno voluto anticipare l’introduzione dei dazi. Ciononostante, è chiaro che gli Stati Uniti rappresentano un mercato importante per le aziende altoatesine». Più in generale Rieper ritiene che «alla base di questo successo ci siano aziende competitive grazie alle quali viene creato in 170 mercati di tutto il mondo un grande valore aggiunto per l’Alto Adige. Ciò garantisce le prestazioni sociali e il benessere della nostra regione. Insieme – conclude Rieper – siamo chiamati a creare le migliori condizioni quadro per garantire a lungo termine la competitività delle nostre aziende e, quindi, il benessere nel nostro territorio».

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«Alto Adige ambasciatore di eccellenze»

Anche l’assessore provinciale allo Sviluppo economico Marco Galateo — alla fine di giugno durante un suo viaggio negli Stati Uniti aveva promosso proprio i prodotti alimentari altoatesini oltre oceano — esprime grande soddisfazione per i dati registrati nel periodo considerato. «Abbiamo scelto di sostenere con convinzione il mercato americano — ha ricordato — nonostante le voci critiche di chi sembrava augurarsi un calo delle esportazioni per avvallare letture politiche che per ora non hanno trovato conferme nella realtà. L’Alto Adige si conferma ambasciatore di eccellenze. Dall’agroalimentare ai mezzi di trasporto, dai settori tradizionali a quelli più innovativi, i nostri prodotti trovano negli Stati Uniti un partner strategico e in costante crescita. Questo successo è merito delle nostre imprese, vere protagoniste dell’internazionalizzazione. L’area americana si conferma motore di crescita in una fase congiunturale complessa».

12 settembre 2025 ( modifica il 12 settembre 2025 | 12:09)

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