Le risorse previste ammontano a 200 milioni di euro all’anno per il periodo 2025-2027. Risorse che serviranno, in particolare, per finanziare la sanità di montagna e l’istruzione e una serie di interventi per sostenere l’agricoltura, il turismo, i trasporti, i servizi digitali e contrastare lo spopolamento, attraverso incentivi alla natalità e il miglioramento dei servizi essenziali.
Dopo circa un anno e mezzo dal primo via libera del Consiglio dei ministri e un lungo passaggio parlamentare, il disegno di legge per il riconoscimento e la promozione delle zone montane è stato approvato definitivamente dall’aula del Senato.
La Legge Montagna ha anche l’obiettivo di combattere l’abbandono dei terreni e degli immobili, sostenendo la gestione dei sistemi forestali e agro-pastorali e incentivando le professioni legate alla montagna.
Previsti, inoltre, la tutela dell’ambiente, con misure contro il cambiamento climatico, la responsabilizzazione di chi si avventura su percorsi escursionistici, sollevando amministratori e proprietari dal rischio di essere denunciati in caso di infortunio, e norme in materia di grandi carnivori, con la definizione annuale di un tasso di prelievi per il mantenimento degli habitat naturali e l’abbattimento su base regionale del lupo.
“L’Italia – ha commentato la senatrice della Lega Nicoletta Spelgatti – compie un passo storico verso il riconoscimento del valore strategico delle nostre terre alte”. E anche il deputato dell’Union Valdôtaine Franco Manes esprime “soddisfazione per l’approvazione del ddl che contiene una serie di misure portate avanti da entrambi i parlamentari valdostani in sinergia con l’amministrazione regionale”.
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