La Russia valuta una moratoria sui fallimenti delle grandi aziende metallurgiche indebitate


La Russia sta valutando l’introduzione di una moratoria sui fallimenti nel settore metallurgico, secondo quanto emerge da un documento governativo pubblicato mercoledì, segno di una crescente preoccupazione per un comparto in difficoltà a causa del calo della domanda, degli alti tassi d’interesse e della forza del rublo.

Il documento, un protocollo della riunione della commissione per la stabilità finanziaria del governo tenutasi il 28 agosto, incarica i ministeri dell’Economia e dell’Industria di presentare entro il 28 ottobre proposte sull’opportunità di introdurre un divieto effettivo di fallimento per il settore.

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La notizia è stata riportata per prima dal quotidiano Kommersant.

La misura, che rientra in un pacchetto più ampio di iniziative a sostegno del comparto, seguirebbe azioni simili già adottate per il settore del carbone, che hanno incluso il rinvio delle imposte e la limitazione di dividendi e bonus per i vertici aziendali.

Il Ministero dell’Economia ha rifiutato di commentare.

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La Russia è il quinto produttore mondiale di acciaio, con una produzione stimata di circa 71 milioni di tonnellate nel 2024.

Uno dei principali produttori russi, Severstal, ha stimato a luglio che la domanda di acciaio nel primo semestre sia diminuita fino al 15% a causa dell’elevato tasso di interesse di riferimento. Questo, unito ai prezzi bassi, ha provocato un calo del 55% dell’utile netto dell’azienda nel secondo trimestre, secondo quanto riferito dalla stessa società.

Il consiglio della Banca Centrale è convocato per il 12 settembre per decidere sul tasso di riferimento. Gli analisti intervistati da Reuters si aspettano un taglio di 200 punti base, poiché l’economia sta rallentando più rapidamente del previsto mentre l’inflazione è in calo.

Si prevede che l’economia russa rallenti a una crescita dell’1,2% rispetto al 4,3% dello scorso anno.

Un think-tank che consiglia il governo aveva segnalato in una nota di ricerca a gennaio che la Russia potrebbe affrontare quest’anno un’ondata di fallimenti aziendali, dato che la quota di imprese con livelli di indebitamento rischiosi è raddoppiata nel 2024.

Il governo e la Banca Centrale hanno respinto tali allarmi, affermando che la situazione è sotto controllo.



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