Si sblocca il bonus elettrodomestici. È infatti in arrivo il decreto che definisce criteri e modalità per la concessione dell’agevolazione, adottato del Ministro delle imprese e del Made in Italy, di concerto con quello dell’Economia e delle finanze. «È attualmente all’esame degli Organi di controllo e, concluse le verifiche, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale», riferisce il Dipartimento per il programma di governo sul proprio sito.
Cos’è il bonus elettrodomestici?
Il bonus elettrodomestici, previsto per 50 milioni di euro nel 2025, garantisce un contributo fino a 100 euro a prodotto acquistato, che può salire fino a 200 se il consumatore ha un Isee inferiore a 25mila euro. Vale su apparecchi realizzati nell’Ue e solo se all’acquisto si smaltisce un elettrodomestico dello stesso tipo e di classe energetica inferiore.
Quando arriva?
Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, «occorrerà, poi, attendere l’adozione dei decreti direttoriali del Ministero delle imprese e del Made in Italy con cui saranno definiti i tempi di attivazione del voucher e la sua durata, il funzionamento della piattaforma informatica gestita da PagoPA, le attività di trattamento dei dati personali e i criteri di controllo e monitoraggio della misura».
Cosa si può acquistare?
L’agevolazione, introdotta nell’ultima legge di bilancio e modificata a marzo con il decreto bollette, come si legge nella nota del dipartimento guidato dal sottosegretario Giovanbattista Fazzolari «consiste in un voucher, cui consegue uno sconto in fattura da parte del venditore al momento dell’acquisto dell’elettrodomestico, e riguarda sette categorie di prodotti».
Ecco quali:
- lavatrici
- forni
- cappe da cucina
- lavastoviglie
- asciugabiancheria
- frigoriferi e congelatori
- piani cottura
A quanto ammonta il contributo?
«Il contributo è riconosciuto in misura non superiore al 30% del costo di acquisto dell’elettrodomestico e, comunque, per un importo non superiore a 100 euro per ciascun elettrodomestico. È elevato a 200 euro se il consumatore ha un Isee inferiore a 25.000 euro», viene spiegato, e «l’agevolazione sarà fruibile da ciascun nucleo familiare rispettando l’ordine temporale di presentazione delle istanze e il suo riconoscimento è vincolato all’effettiva disponibilità di risorse finanziarie. Non può essere cumulata con altri benefici, anche fiscali, riferiti agli stessi costi».
Come ottenerlo?
Come viene precisato, «condizione essenziale per l’erogazione del contributo è la consegna al venditore di un elettrodomestico della stessa tipologia e di classe energetica inferiore a quello agevolato. Il venditore deve, poi, provvedere al suo corretto smaltimento finalizzato al riciclo». Inoltre, «i prodotti incentivabili devono essere stati prodotti in uno stabilimento collocato nell’Ue e devono possedere determinati standard di efficienza energetica, distinti per categorie di prodotto».
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