Tre miliardi e mezzo per far decollare la Zes


PESCARA – Un accordo da tre miliardi e mezzo è stato siglato ieri a Pescara tra Intesa Sanpaolo e Confindustria Abruzzo Medio Adriatico: risorse a disposizione delle imprese locali per investimenti, innovazione e credito. L’operazione finanziaria era stata preannunciata a gennaio dal presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e da Carlo Messina, Ceo di Intesa Sanpaolo. Con il protocollo formalizzato a livello locale, adesso, ci si aspetta un impulso alla crescita, in Italia e all’estero, attraverso modelli produttivi innovativi come Transizione 5.0, Intelligenza artificiale, Scienze della vita e sostegno ai lavoratori con il Piano per l’Abitare sostenibile. Ad aprire fare gli onori di casa è stato il presidente di Confindustria Medio Adriatico, Lorenzo Dattoli, che ha così riassunto i punti cardine delle misure dedicare allo sviluppo delle aziende locali: «Tutti sappiamo che le imprese stanno affrontando delle sfide decisive – ha esordito – con tantissimi cambiamenti: dalla transizione tecnologica alla sostenibilità, dal potenziamento delle infrastrutture all’accesso al credito e alla formazione continua, con molte opportunità e sfide di fronte a noi. Sappiamo benissimo che l’accordo di oggi darà una mano non indifferente a tutto ciò: parliamo di 200 miliardi di euro di cui 40 destinati al sud e 3,5 alla sola Regione Abruzzo. È un’opportunità che riassume la collaborazione che abbiamo con Intesa San Paolo sin dal 2009. In questi sedici anni abbiamo utilizzato circa 400 miliardi di euro e sappiamo benissimo che queste opportunità andrebbero colte in maniera molto massiccia. Le novità riguarderanno sia la crescita delle imprese del Sud, attraverso la valorizzazione della Zes unica del Mezzogiorno, poi ci saranno gli investimenti, nuovi modelli produttivi evoluti ad alto potenziale tecnologico con particolare attenzione all’aerospazio, robotica, intelligenza artificiale e scienza della vita, con un accelerazione della transizione sostenibile in linea con il piano di Transizione 5.0 e tanti altri gruppi».

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LA LEVA FISCALE

È proprio sulla Zona economica speciale del Mezzogiorno che è stata riposta maggiore attenzione, evidenziando le opportunità offerte che costituiscono leva di stimolo per la crescita in termini di connettività e competitività del tessuto economico abruzzese. Nel merito, state presentate misure ad hoc per favorire il supporto a nuovi insediamenti produttivi, all’ampliamento e ammodernamento di quelli esistenti e agli investimenti nel settore energetico, sostenendo così l’attrattività dei territori italiani con posizione strategica per le rotte e gli interscambi internazionali.

Roberto Gabrielli, direttore regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo, ha sottolineato questi aspetti: «Mettiamo a disposizione delle imprese regionali 3,5 miliardi per dare forza al tessuto produttivo e accelerare gli investimenti. Le imprese del territorio, seppur in un quadro macroeconomico in continua evoluzione, hanno dimostrato una straordinaria capacità di saper trasformare la propria strategia aziendale per rispondere alle mutate esigenze del contesto cogliendone le opportunità. Intesa ha sviluppato un programma di soluzioni per accompagnare gli investimenti strategici, sfruttando la leva strategica della Zes unica». Nel corso dei lavori, infine, è stato annunciato che Confindustria sta procedendo ad indicare, per ogni regione della Zes unica, un referente, anticipando che per l’Abruzzo sarà Luigi Di Giosaffatte, l’attuale direttore generale di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico.

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