L’autotrasporto rappresenta da sempre un pilastro della logistica italiana, specialmente nelle aree industriali del Centro-Nord. In questo scenario, le nuove deroghe rappresentano uno strumento che, pur essendo di carattere tecnico, incide direttamente sulla competitività e l’efficienza dell’intero comparto.
Il nuovo decreto del Mit
Con il decreto ministeriale del 22 aprile 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 125, il Ministero ha sostituito il precedente provvedimento del 2007, recependo in modo organico la normativa comunitaria e aggiornando l’elenco delle esenzioni dall’uso del tachigrafo.
L’obiettivo è eliminare le zone grigie normative durante i controlli stradali, garantendo maggiore certezza del diritto alle aziende e agli autisti. Attenzione però: rimane fondamentale dimostrare il diritto all’esenzione con la documentazione appropriata. Senza le dovute prove, le sanzioni restano salate.
Quali veicoli sono esentati
Le esenzioni confermate e aggiornate dal decreto riguardano categorie specifiche di veicoli, spesso destinati a servizi pubblici o attività non puramente commerciali:
- Veicoli fino a 7,5 tonnellate per i servizi postali universali
- Mezzi delle autoscuole utilizzati esclusivamente per formazione ed esami
- Veicoli per servizi essenziali (reti idriche, elettriche, gas, fognature, raccolta rifiuti, telecomunicazioni)
- Mezzi per circhi e luna park (trasporto materiali)
- Veicoli per la raccolta e distribuzione del latte
- Portavalori blindati
- Mezzi per rifiuti animali e carcasse non destinate al consumo
- Trasporto locale di animali vivi entro 100 km
Importante: l’esenzione non scatta automaticamente. In caso di controllo, il conducente deve poter dimostrare immediatamente il diritto alla deroga.
Cosa cambia per le aziende
Il provvedimento avrà un impatto concreto sulle imprese di trasporto attive sul territorio nazionale. Meno vincoli sul tachigrafo significa maggiore flessibilità nella gestione delle flotte, soprattutto per le attività locali e nei poli logistici.
Nei distretti industriali e nelle zone agricole, dove spesso si fanno percorsi brevi ma frequenti, eliminare quest’obbligo permette di tagliare i costi di gestione e snellire le operazioni. Occhio però: i controlli delle forze dell’ordine non si allenteranno, anzi saranno ancora più mirati per evitare furbizie e garantire il rispetto delle condizioni previste.
Le nuove esenzioni al tachigrafo rappresentano un passo in avanti nella modernizzazione delle norme sul trasporto stradale italiano. Se da una parte le semplificazioni migliorano l’efficienza operativa, dall’altra richiedono un’organizzazione documentale impeccabile per evitare brutte sorprese.
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