Space Economy, Italia protagonista: a Mecspe Bari 2025 (27-29 novembre) il futuro dell’aerospazio tra innovazione e sostenibilità


Il Distretto Tecnologico Aerospaziale della Puglia conta oltre 100 imprese, più di 8.000 addetti e un fatturato superiore a 1,5 miliardi di euro.

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Manca sempre meno alla terza edizione di Mecspe Bari, la fiera per l’innovazione manifatturiera nel Centro-Sud, organizzata da Senaf. Dal 27 al 29 novembre 2025, nei 20.000 m² di spazio espositivo della Nuova Fiera del Levante, si alterneranno convegni, dimostrazioni e iniziative dedicate ai tre pilastri su cui si fonda la manifestazione: sostenibilità, formazione e innovazione. Tra i protagonisti, anche il settore aerospaziale, sempre più fondamentale per l’economia italiana. Nel 2024, infatti, la Space Economy italiana ha superato i 20 miliardi di euro di fatturato, pari a circa l’1% del PIL, con un investimento in ricerca e sviluppo superiore al 5% del valore prodotto.

L’Italia riveste, inoltre, un ruolo di primo piano a livello Europeo dove si conferma tra i leader: terzo per rapporto fra investimenti nello spazio e PIL, filiera completa, forte presenza di Pmi altamente specializzate (rappresentano circa l’80%) e oltre 7 miliardi di euro di finanziamenti pubblici destinati all’ecosistema nazionale tra il 2023 e il 2027. Questa traiettoria è stata ulteriormente rafforzata con l’approvazione, da parte del Governo, del primo Disegno di legge per la Space Economy, nel giugno 2024, che istituisce un fondo dedicato e promuove una cornice normativa organica a sostegno dell’intera filiera, che può contare su ben 13 distretti aerospaziali su tutto il territorio nazionale.

Tra questi si distingue per dimensioni e dinamismo quello pugliese. Il Distretto Tecnologico Aerospaziale della Puglia (DTA) conta infatti oltre 100 imprese, più di 8.000 addetti e un fatturato superiore a 1,5 miliardi di euro. A confermare la vocazione internazionale del comparto sono i dati sull’export, cresciuto del +15,6% nel 2023 e del +6,6% nel primo trimestre del 2024.

Innovazione, filiera, competenze: le sfide e opportunità dell’aerospazio secondo il presidente del Distretto Tecnologico Aerospaziale della Puglia, Giuseppe Acierno

In merito allo stato attuale del settore e al ruolo della Puglia, il Presidente del DTA, Giuseppe Acierno, evidenzia come: “L’Italia vanti una rilevante e consolidata storia industriale e scientifica nel settore aerospaziale, posizionandosi tra i primi Paesi europei per capacità, fatturato e addetti lungo tutta la catena del valore”, sottolineando inoltre che “la Puglia è all’interno di questo quadro con una sua dinamica di crescita e sviluppo rilevante sia nel settore aeronautico che in quello spaziale entrambi con percentuali di fatturato ed addetti a doppia cifra (oltre 10%) del valore nazionale”.

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Il Distretto pugliese si è affermato anche grazie al supporto delle politiche delle istituzioni regionali e all’azione del Distretto Tecnologico Aerospaziale della Puglia (DTA), che ha dato vita a un ricco ecosistema dell’innovazione, dando vita negli anni a Its, Digital Innovation Hub, Business Incubator Center e il Test Bed di Grottaglie, contribuendo in modo sostanziale all’incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo, insieme ai propri soci universitari e industriali.

Rispetto alle principali sfide e opportunità per la filiera aerospaziale italiana, Acierno ha individuato tre priorità strategiche:

  • la resilienza della supply chain: si tratta di un sistema estremamente articolato, che oggi si confronta con carenze di componenti, ritardi nelle consegne e costi crescenti. I grandi gruppi stanno cercando di rafforzare l’efficienza della catena del valore, ma occorrono visione e investimenti nel medio periodo;
  • la sostenibilità, divenuta centrale per l’intero comparto, anche alla luce delle nuove normative europee. Le aziende dovranno adottare materiali e processi innovativi per dissociare la crescita economica dall’impatto ambientale;
  • le competenze: lo skill gap è ampio e lo sviluppo del capitale umano è fondamentale per affrontare l’innovazione, la transizione ecologica e le sfide tecnologiche che ci attendono.

Quanto ai trend tecnologici e di mercato che stanno ridefinendo lo scenario aerospaziale, Acierno indica un forte impatto dell’innovazione digitale. Tecnologie come l’intelligenza artificiale, in grado di migliorare l’efficienza, l’ottimizzazione e la simulazione dei sistemi, il digital twin, per facilitare l’innovazione, il collaudo e la progettazione di soluzioni più sostenibili, il cloud e l’Hpc (High Performance Computing), per abilitare soluzioni e massimizzare l’utilizzo della grande quantità di dati raccolti, Quantum computing e le relative maggiori capacità di calcolo con impatto sull’analisi e la comprensione dei fenomeni; i nuovi materiali e sistemi elettrificati per rafforzare l’efficacia operativa delle soluzioni riducendone l’impatto ambientale, stanno trasformando radicalmente processi, prodotti e servizi.

Secondo Acierno “Il settore è sottoposto ad una straordinaria trasformazione grazie all’avvento di nuove tecnologie che ridefiniranno prodotti, servizi e processi. L’intero sistema richiede uno sforzo in termini di politiche ed investimenti che possano permettere alle imprese di mantenere standard di competitività e presenza sul mercato che saranno sempre più dipendenti dalla capacità di introdurre e gestire innovazione”.

In questo contesto, il ruolo del Distretto Tecnologico Aerospaziale della Puglia (DTA) come piattaforma abilitante per la crescita e l’attrazione di nuovi investimenti diventa ancora più strategico — anche alla luce del confronto con le aziende partecipanti a Mecspe Bari, sempre più interessate al dialogo con i principali attori dell’aerospazio nazionale.

Le aziende protagoniste: esperienze dal campo

Anche le aziende espositrici di Mecspe Bari confermano il forte interesse verso il comparto aerospaziale e le sue prospettive. Dai contributi raccolti emerge un sentimento comune tra le imprese: una forte attenzione alle opportunità offerte dalla crescita del comparto, affiancata però da criticità condivise, come la pressione sulla supply chain, la carenza di personale qualificato e la necessità di modelli produttivi più agili e sostenibili. Le aziende si stanno adattando a uno scenario in rapida evoluzione, nel quale efficienza, innovazione e resilienza sono le chiavi per restare competitivi.

Come già evidenziato da Acierno, anche per Giancarlo Grinza, General Manager di Tebis Italia, azienda punto di riferimento nelle soluzioni di processo per l’industria manifatturiera, con un’offerta di software Cad/Cam/Mes per favorire l’introduzione nelle aziende processi di digitalizzazione avanzata, il settore dell’aerospace sta vivendo una trasformazione profonda: “Progetti che in passato richiedevano anni e investimenti enormi, oggi devono puntare su efficienza e velocità produttiva per rispondere all’evoluzione del mercato. Le aziende si trovano a gestire contemporaneamente numerosi progetti, con la necessità di automatizzare i processi e pianificare le risorse in modo più efficace. La creazione di supply chain solide è diventata cruciale, poiché le tensioni geopolitiche hanno evidenziato la vulnerabilità dei modelli globali. In questo scenario, le PMI con forte know-how meccanico possono cogliere nuove opportunità in questo settore, intercettando le esigenze che l’automotive non è più in grado di coprire. Infine, la sostenibilità sarà una sfida sempre più centrale, con pressioni politiche e di mercato volte a ridurre le emissioni di CO₂.”

Secondo Campolucci Mechatronics, realtà specializzata in meccanica di precisione, con competenze avanzate in progettazione meccanica e ottica, il settore sta vivendo un aumento vertiginoso dei volumi a seguito degli scenari geo-politici in continua evoluzione. L’aumento della produzione con deliveries spesso molto stringenti genera per le imprese del settore delle criticità legate alla supply chain, spesso complessa, e soprattutto alla ricerca ed assunzione di personale qualificato da inserire in tempi brevi. L’aumento della domanda, con tuttavia un’incertezza sulle prospettive future, rende necessaria l’adozione non sempre facile di modelli organizzativi ispirati alla produzione snella, basata su una maggiore flessibilità e rapidità di risposta.

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Da Grob Italy, filiale italiana del gruppo tedesco Grob, attiva nella produzione di macchine utensili e linee per motori elettrici si mette in evidenza anche come il settore delle macchine utensili in Italia sta incontrando una certa contrazione in termini di investimenti: per questo i costruttori devono fare un’attenta riflessione sui settori in cui conviene investire, anche per fronteggiare la forte concorrenza internazionale. Attualmente, i settori aerospace, difesa e meccanica generale mostrano una forte crescita, rappresentando opportunità concrete di sviluppo. La sfida principale risiede nell’offrire prodotti sempre più flessibili e personalizzati, affiancati da servizi post-vendita e formazione mirata. Investire su personale altamente specializzato diventa quindi cruciale per mantenere competitività e valore aggiunto.

Infine, Filippo Miccoli, Key Account & Area Sales manager di Renishaw, realtà globale tra le più avanzate nel campo della metrologia di precisione, del controllo del movimento, della spettroscopia e della produzione additiva, evidenzia come la crescita del settore debba affrontare di importanti sfide “Nonostante le grandi opportunità di crescita nel mercato aerospaziale (soprattutto in Asia-Pacifico) che prevedono un aumento esponenziale del giro di affari fino al 2030, il settore fatica a soddisfare la domanda; questo a causa di ostacoli come reperimento di materie prime, inflazione, ecosostenibilità e normative stringenti. Le aziende cercano di convertire la propria capacità tecnico/produttiva, spesso dall’automotive (settore un po’ in crisi), ma incontrano difficoltà legate alla mancanza di certificazioni. Ma il più grande problema, forse, è la carenza di personale qualificato: situazione instauratasi con la pandemia da COVID – 19, che ha causato un esodo di lavoratori specializzati e competenti, lasciando molte aziende senza tecnici preparati.”

Il quadro emerso dal dialogo con le imprese e con il presidente del DDT Puglia Acierno evidenzia il ruolo centrale dell’aerospazio per lo sviluppo industriale. Lo conferma Maruska Sabato, project manager di Mecspe. “Le testimonianze delle aziende che parteciperanno a MecspeBari restituiscono una fotografia autentica e dinamica di un settore, quello aerospaziale, che sta attraversando un momento di trasformazione profonda, tra grandi opportunità e sfide complesse. Dai contributi raccolti emerge una filiera che si sta riorganizzando, puntando con decisione su digitalizzazione, sostenibilità e sviluppo di nuove competenze. Mecspe Bari sarà il luogo ideale per mettere in connessione visione industriale e soluzioni concrete, al servizio dell’innovazione.”

Appuntamento con queste aziende a Mecspe Bari 2025 e a Bologna nel 2026

Dal 27 al 29 novembre 2025, la Fiera del Levante ospiterà la terza edizione di Mecspe Bari, la fiera di riferimento per l’innovazione manifatturiera nel Centro-Sud. In programma: 20.000 m² di esposizione, 9 saloni tematici, demo live e la Piazza della Formazione 5.0, realizzata con la collaborazione della Fondazione Its Academy Cuccovillo.

A seguire, il percorso proseguirà a Bologna, dal 4 al 6 marzo 2026, con l’edizione nazionale di Mecspe, punto di riferimento per l’intera filiera manifatturiera italiana ed europea, compreso il settore dell’aerospazio.



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