Dopo aver lanciato la sfida a Google con un browser basato sull’intelligenza artificiale alternativo a Chrome, OpenAI annuncia l’arrivo di Jobs Platform, una piattaforma di networking professionale che promette di insidiare il primato di LinkedIn. Con oltre un miliardo di iscritti in tutto il mondo e 310 milioni di user attivi al mese, il social di Microsoft è leader del settore e si è ritagliato lo spazio di rete per antonomasia quando si parla di carriera, reclutamento e personal branding.
Fondato nel 2003 da Reid Hofmann, LinkedIn è stato acquisito da Microsoft nel 2016 per 26,2 miliardi di dollari. Microsoft è anche il principale investitore in OpenAI con finanziamenti per 19 miliardi complessivi. Il progetto Jobs Platform conferma i piani di progressiva separazione tra la big tech di Redmond e l’ormai ex startup di Sam Altman: Microsoft sta lavorando a due modelli di AI fatti in casa, Mai-Voice-1 e Mai-1-preview, e OpenAI a quello che è a tutti gli effetti un concorrente diretto di LinkedIn.
In questo articolo:
- Cos’è e come funziona OpenAI Jobs Platform
- Come si intreccia con OpenAI Certifications
- L’azienda di Sam Altman lancia la sfida a Microsoft
Cos’è e come funziona OpenAI Jobs Platform
Presentato da Fidji Simo, l’amministratrice delegata per le applicazioni di OpenAI, Jobs Platform sarà una piattaforma per rapporti professionali: un vero e proprio marketplace dove far incontrare domanda e offerta di lavoro. La sua caratteristica principale, però, è che utilizzerà l’intelligenza artificiale per connettere candidati e aziende e sarà completamente incentrato sull’AI. L’obiettivo è permettere a lavoratrici e lavoratori qualificati di acquisire dimestichezza con l’intelligenza artificiale, diventare più produttivi ed entrare in contatto con le organizzazioni che hanno bisogno delle loro competenze.
“L’intelligenza artificiale offrirà maggiori opportunità a più persone di qualsiasi altra tecnologia nella storia – scrive la dirigente francese in un post sul sito di OpenAI –. Aiuterà le aziende a operare in modo più efficiente, darà a chiunque il potere di trasformare le proprie idee in reddito e creerà posti di lavoro che oggi non esistono neppure. Ma l’AI avrà anche un impatto dirompente. I lavori cambieranno, le aziende dovranno adattarsi e tutti noi, dai freelance agli amministratori delegati, dovremo imparare a lavorare in modi nuovi”.
“Se sei un’azienda che cerca di assumere un dipendente esperto di intelligenza artificiale, o hai semplicemente bisogno di aiuto per un compito specifico, trovare la persona giusta può essere un’impresa ardua – aggiunge Simo –. OpenAI Jobs Platform offrirà candidati competenti ed esperti a tutti i livelli e opportunità per chiunque desideri mettere a frutto le proprie skills. E useremo l’AI per aiutarti a trovare la corrispondenza perfetta tra ciò di cui le aziende hanno bisogno e ciò che i lavoratori possono offrire”.
Come si intreccia con OpenAI Certifications
La rete professionale di OpenAI consentirà alle grandi aziende di attrarre un maggior numero di talenti, alle piccole e medie imprese locali di competere a livello globale e alle pubbliche amministrazioni di rinnovare il proprio personale con risorse dotate di competenze digitali e know-how sull’intelligenza artificiale, in modo da garantire un servizio pubblico più valido, innovativo e vicino a cittadine e cittadini. Per garantire alle aziende e alle Pa che candidate e candidati abbiano effettivamente dimestichezza con gli strumenti AI, OpenAI introdurrà un programma di certificazione in collaborazione con Walmart.
La tech firm di San Francisco ha lanciato all’inizio del 2025 la sua OpenAI Academy, un’accademia online, interattiva e completamente gratuita pensata per far incrementare l’apprendimento dell’intelligenza artificiale. Costruita con un approccio tra edtech e gamification in un ambiente dinamico, la piattaforma ha già aiutato due milioni di persone a imparare strumenti e padroneggiare funzioni: da come usare ChatGpt a sviluppare agenti personalizzati con Api e prompt avanzati. Al suo interno si trovano workshop, webinar, tutorial pratici, esercitazioni, test, casi di studio reali e percorsi adatti a ogni grado.
“Ora amplieremo l’Academy offrendo certificazioni per diversi livelli di competenza in intelligenza artificiale, dalle basi dell’uso dell’AI sul lavoro fino ai lavori personalizzati e all’ingegneria dei prompt – spiega Fidji Simo –. Ovviamente useremo l’intelligenza artificiale per insegnare l’intelligenza artificiale: chiunque potrà prepararsi alla certificazione nella modalità studio di ChatGpt e ottenere la certificazione senza uscire dall’app. E le aziende potranno integrarla nei propri programmi di apprendimento e sviluppo”. OpenAI si impegna a certificare 10 milioni di statunitensi entro il 2030.
L’azienda di Sam Altman lancia la sfida a Microsoft
“Grazie ai nostri partner e alla Jobs Platform, vogliamo assicurarci che la formazione che offriamo sia profondamente radicata nella comprensione delle esigenze dei datori di lavoro e delle competenze che devono individuare nei lavoratori, in modo da poter meglio coniugare domanda e offerta – conclude Simo –. Inoltre, stiamo erogando questa formazione in un modo da avere maggiori probabilità di sviluppare skills rispetto alle più tradizionali certificazioni click-through”.
Oltre a sfidare sul suo stesso terreno il famoso social network del lavoro, l’iniziativa di OpenAI sarà quindi concorrenziale a LinkedIn Learning, la piattaforma di apprendimento di LinkedIn che offre migliaia di corsi professionali online per insegnare le competenze più richieste sul mercato e favorire la crescita dei dipendenti. Nato dalla fusione con Lynda.com, il servizio di e-learning è disponibile dal 2016 con contenuti su misura per ogni singolo utente: oltre 16.000 corsi on-demand in business, tecnologia e creatività, percorsi formativi personalizzati, coaching con AI e programmi di certificazione da partner di fiducia.
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