L’olandese ASML investe 1,3 miliardi in Mistral AI: l’Europa punta a rafforzare la sovranità tecnologica


Il colosso olandese ASML, leader mondiale nella produzione di macchinari per semiconduttori, ha annunciato un investimento da 1,3 miliardi di euro nella start-up francese Mistral AI. L’operazione, resa nota martedì 9 settembre, porta la valutazione della giovane società parigina a quasi 12 miliardi di euro, a soli due anni dalla sua fondazione, e segna un passo significativo verso la riduzione della dipendenza europea dalle Big Tech statunitensi.

Come parte dell’accordo, ASML entrerà anche nello Strategic Committee di Mistral AI, assumendo un ruolo consultivo nelle decisioni future di strategia e sviluppo tecnologico della start-up francese. A rappresentare il gruppo olandese sarà il Chief Financial Officer Roger Dassen, che ricoprirà questa posizione accanto alle sue attuali responsabilità in ASML. L’investimento porta inoltre ASML a detenere circa l’11% del capitale della start-up su base interamente diluita.

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Secondo quanto riportato dal Financial Times, la decisione non va letta come una risposta immediata alle tensioni commerciali con gli Stati Uniti o alle restrizioni sulle esportazioni verso la Cina, ma come un segnale di lungo termine. “L’intelligenza artificiale sarà una tecnologia strategica”, ha dichiarato l’amministratore delegato di ASML, Christophe Fouquet, sottolineando l’importanza di dimostrare fiducia di lungo periodo in Mistral. La sovranità tecnologica europea rappresenta un vantaggio aggiuntivo dell’accordo.

Mistral: la start-up simbolo dell’AI europea

Fondata nel 2023 da Arthur Mensch (ex Google DeepMind), Guillaume Lample e Timothée Lacroix (entrambi ex Facebook AI), Mistral si è rapidamente affermata come una delle start-up più promettenti nel settore dell’IA generativa europea. La società ha sviluppato Le Chat, un chatbot open-source, e adotta un approccio orientato alle aziende tecnologiche più che al mercato del consumatore.

Durante il London Tech Week, Mensch ha annunciato a CNBC il lancio del primo modello di “reasoning”, progettato per eccellere in matematica e programmazione, posizionandosi in diretta competizione con gli statunitensi OpenAI e Anthropic e con la cinese DeepSeek. Secondo Mensch, “i nostri concorrenti americani puntano al mercato di massa (…) noi crediamo che il valore si crei soprattutto collaborando con aziende tecnologiche”.

Come ha scritto il Financial Times, la start-up parigina Mistral, che oggi conta oltre 350 dipendenti, sta raccogliendo nuovo capitale anche dai suoi investitori storici, tra cui Andreessen Horowitz, Bpifrance, General Catalyst, Index Ventures, Lightspeed e Nvidia. L’ingresso di ASML, oltre a renderlo principale azionista, rappresenta una scelta strategica volta a rafforzare la sovranità tecnologica europea e supportare collaborazioni industriali, ad esempio con Stellantis, per lo sviluppo di applicazioni AI avanzate nell’industria automobilistica e nella mobilità intelligente.

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Nonostante la valutazione attuale di 11,7 miliardi di euro, praticamente raddoppiata rispetto al round di giugno 2024, Mistral rimane distante dai colossi statunitensi in termini di dimensioni e adozione sul mercato. Infatti, la CNBC specifica che la recente vendita di azioni secondarie di OpenAI per 10,3 miliardi di dollari ha portato la valutazione della società a 500 miliardi di dollari, quasi 36 volte superiore a quella di Mistral.

Un investimento politico oltre che economico

Mensch non ha nascosto la dimensione geopolitica dell’operazione: “Per ragioni economiche e strategiche, è importante che le imprese europee non dipendano eccessivamente dalla tecnologia statunitense”. L’accordo con ASML si inserisce in questa visione: creare un ecosistema industriale e digitale europeo capace di reggere la competizione tra USA e Cina.

Il tema era già stato sollevato dall’ex presidente della BCE Mario Draghi nel suo rapporto sulla competitività europea, dove indicava la necessità di ridurre la dipendenza tecnologica esterna e di favorire investimenti comuni per colmare il divario. L’intesa ASML-Mistral sembra muoversi in questa direzione: meno dipendenza dalle Big Tech e maggiore capacità europea di fare sistema. La vera sfida sarà capire se questi sforzi saranno sufficienti per tenere il passo con gli sviluppi rapidissimi negli Stati Uniti e in Cina.



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