Caro scuola, il Governo propone sgravi al 19%, l’assessora Portas: «6 milioni per i buoni libro»


Sassari Una detrazione del 19% sull’acquisto dei libri scolastici. È la misura che il governo si prepara a varare per cercare di limitare il caro scuola. L’intervento allo studio del ministero dell’Istruzione prevede di allargare l’elenco delle spese detraibili in dichiarazione dei redditi. Non si dovrebbe trattare di un beneficio indistinto ma si studia un meccanismo per legarlo al reddito, in modo che l’intervento sia sostenibile e che lo sgravio sia mirato. Nella detrazione rientrerebbero tutti i libri di testo per le scuole di ogni ordine e grado, sia statali che paritarie, sia quelli in formato cartaceo che digitale. Ogni spesa dovrà essere documentata da fattura o scontrino fiscale parlante. Le associazioni di categoria dei librai hanno accolto con favore il possibile intervento in legge di bilancio. Per il Partito Democratico, invece, l’intervento non sarebbe sufficiente. «Serve la gratuità dei libri di testo, non detrazioni», e rilancia una propria proposta di legge già depositata che «prevede fondi strutturali e coperture per garantire un diritto allo studio reale».

Attualmente esistono già delle detrazioni, sempre del 19% e su un limite di spesa fino a 100 euro per le spese scolastiche relative alle tasse d’iscrizione e frequenza scolastica, a contributi obbligatori e volontari deliberati dalla scuola, come mensa, gite scolastiche, assicurazioni e attività extracurricolari organizzate dalla scuola, spese di trasporto scolastico e abbonamenti al trasporto pubblico.

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Ci sono poi le misure della regione Sardegna. «Nell’assestamento di bilancio abbiamo inserito due milioni di euro in più proprio per fronteggiare il caro libri – afferma l’assessora l’Istruzione Ilaria Portas – Abbiamo messo a disposizione in tutto 6 milioni di euro per l’erogazione di buoni libri destinati agli studenti e alle studentesse che nell’anno scolastico che sta per cominciare frequenteranno le scuole secondarie di primo e secondo grado». Grazie a questo incremento è stata innalzata a 20mila euro la soglia Isee dei beneficiari. L’importo massimo previsto può arrivare fino a 250 euro per gli studenti del primo anno della scuola secondaria di primo grado, del primo anno della scuola secondaria di secondo grado e del primo anno dell’ultimo triennio della scuola secondaria di secondo grado. L’importo arriva fino a 150 euro per gli studenti degli altri anni della scuola secondaria. I Comuni possono decidere se erogare il buono libri attraverso la concessione di un voucher da utilizzare negli esercizi commerciali individuati dall’Ente; come rimborso spese a seguito di presentazione delle ricevute di acquisto oppure acquistando i testi, eventualmente anche tramite gli istituti scolastici, e concedendoli in comodato d’uso. C’è, infine, la borsa di studio regionale che prevede un massimo erogabile di 200 euro per studente, e in questo caso il reddito non deve essere superiore ai 14.650 euro. Per tutte queste misure però è già scaduto il termine per la presentazione delle domande che era fissato per lo scorso 18 luglio



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