In vista del Dialogo Strategico auto UE del 12 settembre 2025, l’Acea (costruttori) auspica che si punti sulle vetture a benzina ibride pulite e tecnologicamente evolute. Una scelta pragmatica, non l’opzione ideologica dell’elettrico che porta disoccupazione e chiusura delle fabbriche, con prezzi elevatissimi e un mezzo scomodo per via della scarsità delle colonnine veloci. Riuniti all’IAA Mobility, i produttori espongono il proprio pensiero in prossimità dell’incontro col presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, a Bruxelles.
Auto a benzina ibrida: neutralità tecnologica
Il direttore generale Acea Sigrid de Vries parla di approccio politico più flessibile e tecnologicamente neutro per decarbonizzare il trasporto su strada, in linea con gli obiettivi climatici di Parigi. La rigida regolamentazione sulle emissioni di CO2 per auto e furgoni deve essere adattata alla realtà. Abbiamo una quota mercato BEV del 15,6% (col doping km zero e incentivi), mentre i commerciali annaspano all’8,5%. Da tutelare 13,2 milioni di europei lavorano nel settore automobilistico: il 10,3% di tutti i posti di lavoro nel settore manifatturiero UE. Con 383,7 miliardi di euro di entrate fiscali per i governi europei,e 106,7 miliardi di euro di surplus commerciale per l’Unione Europea.
Cina, prezzi dell’energia e costi normativi… numerosi guai
L’Europa rimane dipendente dai produttori asiatici per la catena del valore delle batterie e deve affrontare prezzi energetici e costi normativi più elevati rispetto ad altre regioni, il che ne ostacola la competitività. Le prospettive industriali e di mercato per le tecnologie che contribuiscono ad accelerare la transizione dovrebbero essere reintrodotte e dovrebbe essere riconosciuto un ruolo speciale alla produzione di auto elettriche piccole ed efficienti.
- Il mercato UE resta al di sotto dei livelli pre-Covid, con tre milioni di veicoli in meno su strada rispetto al 2019. L’età media delle vetture è di 12,5 anni, in aumento rispetto ai 10,9 del 2013, il che indica un uso più prolungato di auto con tecnologie di riduzione delle emissioni meno avanzate.
- I prezzi industriali dell’elettricità in Europa sono superiori del 151% rispetto a quelli degli Stati Uniti e del 114% rispetto a quelli della Cina.
- Il settore affronta gli obiettivi di decarbonizzazione più severi al mondo ed è fortemente regolamentato anche in altre aree.
- Quasi il 60% dei punti di ricarica pubblici per auto e furgoni si trova in soli tre dei 27 stati membri (Francia, Germania e Paesi Bassi).
- Più di 290 veicoli a emissioni zero sono disponibili sul mercato UE (e altri modelli sono in arrivo. Sono stati effettuati anche investimenti nella produzione di batterie. Anche l’accessibilità economica sta migliorando: se nel 2024 erano disponibili in Europa solo sette modelli di veicoli a emissioni zero con un prezzo inferiore a 30.000 euro, oggi il numero è salito a 20.
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