Umbra Packaging. Tecnologia e IA a servizio del pet-food


UMBRA PACKAGING, l’azienda umbra leader nel settore dei macchinari per il confezionamento, ha festeggiato il suo 30° anniversario con una giornata speciale dedicata a clienti, partner, distributori, fornitori, collaboratori e dipendenti arrivati, per l’occasione, praticamente da tutto il mondo. Perché da Petrignano di Assisi, dove è stata fondata nel 1995, l’azienda ha saputo conquistarsi uno spazio nei principali mercati internazionali, che ne hanno riconosciuto le caratteristiche innovative fin dagli esordi, grazie all’invenzione della ’UP 1000’, la prima macchina per il confezionamento. Una spinta che non si è mai interrotta.

Dopo il successo immediato della prima linea di confezionamento e l’acquisizione di numerosi clienti nel settore dei mangimi, infatti, nel 1998 nasce la Divisione Pet Food, che consente a Umbra Packaging di diventare un punto di riferimento per le aziende del settore. L’azienda è specializzata nel progetto, sviluppo e realizzazione di impianti di confezionamento per prodotti sfusi, in polvere e granulari, in sacchi di ogni tipologia, di qualsiasi materiale e formato, nonché di sistemi per riempimento “big bag”. Le linee di insacco e palettizzazione della Umbra Packaging sono fatte per essere utilizzate nei settori più diversi: pet-food, cerealicolo e sementiero, zootecnico, mangimi, integratori, vitamine e antibiotici per animali. Umbra Packaging si occupa anche degli aggiornamenti di impianti esistenti, effettuarne tutte le attività di manutenzione e fornire specifici servizi di assistenza e tele-assistenza. All’inizio degli anni Duemila l’azienda assisana progetta e realizza il primo pallettizzatore “UPR” in diversi modelli calibrati sulle velocità di lavorazione richieste, fornendo in tal modo un sistema completo “chiavi in mano”.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Lo step successivo arriva nel 2005, con la nascita della divisione Powder e l’invenzione di un macchinario che, grazie alle sue elevate prestazioni e all’affidabilità, entra subito nel mercato del confezionamento degli alimenti e dei prodotti chimici e farmaceutici, estendendo progressivamente nel tempo i settori di utilizzo. Tra il 2012 e il 2017 l’azienda umbra decide di rafforzare la propria presenza sui mercati esteri, anche attraverso la creazione di due sedi distaccate, dapprima aprendo Umbra Packaging Brasil Ltda, con sede a San Paolo del Brasile, cui fa seguito l’inaugurazione della sede di distribuzione in Nord America.

Grazie a ingenti investimenti in ricerca e sviluppo che portano, tra l’altro, all’apertura di un dipartimento interno di R&D, avviene il lancio di una nuova generazione di macchine brevettate ad alto contenuto tecnologico. Grande attenzione anche all’aspetto della sostenibilità, con la produzione di un macchinario che può lavorare monomateriali completamente riciclabili, assecondando le richieste di molti clienti, a cominciare da quelli del pet food. Dal 2024, con la nuova guida aziendale affidata al CEO Michele Carloni (nella foto sopra al centro con i dipendenti), che ha puntato sul potenziamento dello stabilimento produttivo e sulla continua innovazione tecnologica, combinata con politiche di internazionalizzazione mirate a consolidare le posizioni acquisite e ad aprire nuovi mercati, Umbra packaging ha triplicato il fatturato in meno di due anni. Il gruppo, ad oggi, conta circa 80 collaboratori, con un’età media inferiore ai quarant’anni e una percentuale di laureati che arriva al 50%. Il fatturato previsto nel 2025 sfiora i 20 milioni di euro. Oggi l’azienda intrattiene rapporti commerciali stabili con oltre 40 Paesi dislocati principalmente in Europa, America Latina e Stati Uniti d’America.

“Alla luce della situazione internazionale, caratterizzata da conflitti militari e commerciali che rendono molto complicata la vita delle imprese, il nostro obiettivo sarà quello di consolidare ulteriormente gli spazi che occupiamo in alcuni mercati e, soprattutto, di espanderci verso altri mercati di interesse per bilanciare le difficoltà che potranno insorgere con l’introduzione dei dazi statunitensi – ha dichiarato Michele Carloni -. Ciò non toglie che, in una prospettiva di medio termine, quando probabilmente i dazi saranno solo un brutto ricordo, stiamo già lavorando alla creazione di un hub commerciale aziendale negli Stati Uniti. Lo stesso faremo potenziando la nostra sede a San Paolo del Brasile, che analogamente vorremmo diventasse il nostro hub commerciale per tutta l’America Latina”.

Nel frattempo lo stabilimento produttivo di Petrignano di Assisi è stato ampliato, mentre la digitalizzazione ha trasformato il magazzino, che ora è completamente automatizzate. “Al momento stiamo anche valutando molto concretamente l’utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale con l’introduzione di sistemi predittivi all’interno dei nostri macchinari, che ne faciliteranno la manutenzione migliorandone al tempo stesso la durata. La propensione all’innovazione è il nostro maggior punto di forza, che alimentiamo anche con un programma di formazione continua dei nostri ingegneri. Questo ci permetterà di potenziare anche il service, con un team dedicato all’assistenza dei clienti e la possibilità di fornire supporto tecnico anche da remoto”. Una storia di successo, insomma, che è stata celebrata a fine luglio con una giornata di festa, aperta da un ’open day’ presso la sede aziendale con l’organizzazione di dimostrazioni delle nuove tecnologie sviluppate da Umbra Packaging, e proseguita poi con una cena di gala organizzata in un resort del territorio.

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