“I ristori diventano un debito, tante aziende finite nella trappola”


Garanzia al 100% per lo Stato, ma debito personale nei sistemi bancari. E’ il grande inganno dei finanziamenti Covid, ad aprire il coperchio su una questione che rischia di diventare esplosiva è Cora Bonazza, che da 20 anni si occupa di gestione patrimoniale, risanamento aziendale e tutela delle famiglie.

Ha lanciato, dopo aver raccolto alcuni casi e testimonianze, una class action che ha chiamato ‘Garanzia tradita’. “Nella nostra provincia ci sono imprenditori che all’improvviso hanno scoperto di essere debitori nei confronti di alcune banche, si sono rivolti a me per avere giustizia. Il mio appello va a chi ha paura e non vuole parlare. Si facciano avanti, dobbiamo denunciare”.

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“Tutti ricordiamo i famosi prestiti da 25mila o 30mila euro garantiti al 100% dallo Stato. Ripeto al 100%. Dovevano essere la salvezza. E invece, in troppi casi, sono diventati una trappola. Con fideiussioni infilate tra le firme, prestiti segnati nel Crif come garantiti sia dallo Stato che dall’imprenditore. Risultato: imprenditori marchiati a vita nel Crif, banche con utili record nel peggior triennio dal dopoguerra”

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Qualche dettaglio in più

“Dettagli, ecco i dettagli. Con il Decreto liquidità (Dl 23/2020), approvato con autorizzazione della Commissione Europea, l’Italia ha introdotto i finanziamenti Covid coperti dal fondo centrale di garanzia. Secondo la normativa le garanzie dovevano essere “piene, dirette e proporzionate” (Temporary framework sugli aiuti Covid, 19 marzo 2020, Commissione Europea). Piene, con copertura integrale della quota (80%, 90% o 100%). Dirette, la banca si rivaleva sul fondo, non sul cliente. Proporzionate, il cliente restava esposto solo sulla parte non coperta dalla garanzia pubblica”

Una cosa buona quindi

“Buona, buonissima. La ratio era inequivocabile. Se lo Stato garantiva fino al 100%, le banche non potevano chiedere ulteriori fideiussioni personali o garanzie reali”

Non è andata così?

“No, almeno nei casi che seguo io”

E com’è andata?

“Lo Stato ha messo soldi veri, miliardi, per garantire integralmente questi prestiti. Ma ecco il punto: mentre la legge europea e nazionale vietavano ogni garanzia aggiuntiva, alcune banche hanno comunque preteso firme personali, consolidato debiti pregressi e scaricato il rischio sulle famiglie. Tradotto: lo Stato si è assunto il 100% del rischio, ma al contempo i clienti sono rimasti schiacciati da esposizioni personali registrate nelle banche dati creditizie (Crif), con effetti devastanti sulla possibilità di ottenere altri prestiti. La domanda a questo punto è brutale”

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Faccia lei questa domanda brutale

“Senza queste pratiche, le banche avrebbero fatto gli stessi utili record durante il Covid? Ho raccolto già testimonianze, altre ne arriveranno. La class action si chiamerà Garanzia Tradita. Imprese unite per la verità”.



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