Dalla gestione dell’emergenza alla prevenzione: oltre 910 mila euro raccolti per sostenere i cittadini, opere in corso e nuove strategie contro il rischio idrogeologico
Un anno dopo: tra memoria, ricostruzione e prevenzione
A dodici mesi dall’alluvione che ha colpito Bergamo il 9 settembre 2024, il Comune fa il punto sugli interventi messi in campo, i risultati raggiunti e le opere in programma per rafforzare la sicurezza idraulica del territorio. La sindaca Elena Carnevali sottolinea come l’emergenza climatica imponga un impegno costante: «Abbiamo ridefinito priorità e risorse per costruire una città più resiliente. Ma serve un’azione coordinata tra Comune, Regione, Stato ed Europa».
Il Fondo di solidarietà: 910 mila euro raccolti per famiglie e attività colpite
Dopo l’alluvione, il Comune ha istituito il Fondo di solidarietà 9 settembre 2024 presso la Fondazione della Comunità Bergamasca. Avviato con 250 mila euro comunali, ha raccolto oltre 910 mila euro grazie a enti, imprese, associazioni e cittadini. Le donazioni hanno permesso di sostenere 159 richieste ammissibili (tra privati, imprese e condomini) per un totale di 581.126 euro distribuiti tramite il bando “Spese di primissima necessità”.
Le risorse residue per il campo sportivo di Valtesse
I 330 mila euro residui del Fondo verranno destinati al recupero del campo sportivo della Parrocchia di Sant’Antonio di Valtesse, danneggiato dall’alluvione. L’intervento restituirà alla comunità uno spazio centrale per sport, socialità e aggregazione giovanile.
L’impegno dei volontari di Protezione Civile
Durante e dopo l’emergenza, il Gruppo Comunale di Protezione Civile ha svolto un ruolo cruciale: oltre 630 ore di intervento tra monitoraggi, evacuazioni, supporto alla popolazione e ripristino dei luoghi colpiti. L’impegno è proseguito nei mesi successivi con ulteriori operazioni e interventi logistici. Per rafforzare la squadra, il Comune ha aperto un bando per nuovi volontari, attivo fino al 30 settembre 2025.
Piano di Protezione Civile: aggiornato il documento operativo
Il 14 luglio è stato approvato l’aggiornamento del Piano di Protezione Civile, che definisce ruoli, risorse e scenari di rischio per una gestione efficiente delle emergenze. Il piano prevede schede operative specifiche per eventi naturali e incidenti rilevanti, oltre a procedure per la gestione degli eventi con impatto locale.
(Foto di
Beolis)
Opere e manutenzioni per la sicurezza idraulica
Interventi straordinari post-alluvione: il Comune ha sostenuto spese documentate per 698 mila euro, di cui 607 mila rimborsati da Regione Lombardia, per la rimozione di detriti, pulizia di strade, sistemazione del reticolo idrico e altre attività urgenti.
Nuove risorse in bilancio
Per il triennio 2025-2027 sono stanziati:
350 mila euro annui per la manutenzione ordinaria;
400 mila euro per la manutenzione straordinaria del reticolo idrico;
250 mila euro per spese tecniche in Valle d’Astino.
Opere strutturali già avviate o in programma
Vasca di laminazione in largo Barozzi
In costruzione una vasca interrata da 3,9 milioni di euro (finanziamento PNRR) per proteggere l’area attorno all’Accademia della Guardia di Finanza. Collaudo previsto a marzo 2026.
Scolmatore del torrente Tremana
Nuovo canale lungo via Giulio Cesare per ridurre il rischio esondazioni. Progetto da 4,2 milioni di euro, cofinanziato da Regione. Gara d’appalto prevista entro dicembre 2025.
Studio idraulico su Morla e Tremana
Avviato uno studio tecnico integrato per aggiornare i dati di rischio idraulico e definire priorità di intervento. Consegna attesa entro dicembre 2025.
Grandi opere future: vasche e adeguamenti idraulici
Tra i principali progetti in fase di progettazione o avvio:
Vasca di laminazione V2 in Astino: 13.000 m³, 4,67 milioni di euro, istanza VIA in corso;
Vasca di laminazione V3 in Astino: fino a 25.000 m³, 8 milioni di euro;
Valletta di Maironi da Ponte: nuova galleria scolmatrice, studio di fattibilità in arrivo;
Valletta della Delizia: vasca da 5.000 m³ per proteggere le vie Goisis, Guanella, Marzanica e i campi sportivi;
Interventi diffusi in valle di Astino: per il riordino idraulico e la raccolta delle acque meteoriche.
Una lezione per il futuro
Dall’alluvione del 2024 Bergamo ha tratto due insegnamenti fondamentali: la necessità di una chiara distribuzione delle competenze tra enti e la forza della collaborazione tra istituzioni e cittadini. «Ora tocca a noi non dimenticare», ha dichiarato la sindaca. «Il cambiamento climatico non aspetta: dobbiamo continuare a investire con visione, coraggio e unità»..
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